Cronache
Lilly Trieste, Visintin donò oggetti della moglie a due giorni dalla scomparsa
Una coppia di amici di Liliana e Sebastiano svelano dettagli inediti sul rapporto tra i due e su alcune decisioni di Visintin all'indomani della scomparsa
Quando l'amica le faceva notare "perché non ti ribelli?", mentre erano da sole, lei rispondeva: "Meglio di no, quello lì è pazzo". Parole che fanno quanto meno pensare che che la donna nutrisse del timore nei confronti del consorte.
Liliana Resinovich, Visintin il giorno dopo la scomparsa dà via cose della moglie. L'amica: "Sebastiano ma se torna?", lui: "Si è suicidata"
Ma a destare particolare stupore è la visita di Visintin a due giorni dalla scomparsa, il 16 dicembre, a casa dei due amici, con la macchina fotografica della moglie appresso, in quanto aveva deciso di donarla. Non solo questa, anche una pietra a forma di cuore, con incisa la scritta Seba e Lilly, e la bicicletta della donna, furono date via prima di Natale.
La donna, però, in quel momento era solo scomparsa, quindi sarebbe potuta tornare da un momento all'altro. Laura racconta che quando chiese a Sebastiano "ma se Lilly torna, che cosa le dirai?", lui replicò: "Non torna, si è suicidata".
Parole diverse da quelle che Visintin ha rilasciato poi in Questura, dove ha dichiarato che il rapporto con Lilly era sereno e che non aveva notato in lei segnali di malessere tali da far presagire un gesto estremo contro sé stessa.
Un ultimo dettaglio, infine, fa riflettere. E cioè che Visintin dona la bici della moglie appena scomparsa, ma prima di farlo si tiene il supporto della telecamerina, perché "sarebbe potuto servigli".