Cronache
M5s, Morra il recidivo sotto attacco. "Lo denuncio, ha abusato del suo potere"
L'ex grillino nel mirino, il cdx chiede le dimissioni.Il dirigente dell'Asl rincara la dose:"Suoceri morti? No gli zii della moglie. Si arrampica sugli specchi"
M5s, Morra il recidivo sotto attacco. "Lo denuncio, ha abusato del suo potere"
Nicola Morra è finito di nuovo nel mirino della critica, dopo l'episodio avvenuto lo scorso sabato alla Asl di Cosenza, dove l'ex grillino e presidente dell'Antimafia avrebbe inveito contro i medici presenti nella struttura dandogli degli incapaci per la gestione della campagna vaccinale. Il dirigente Marino, dopo la sfuriata, sarebbe anche stato colto da malore. La difesa di Morra è arrivata sui social, non ha chiesto scusa a nessuno e ha smentito l'accusatore Marino: "I miei suoceri sono morti, non ho chiesto il vaccino per loro". Ma l'ex M5s non è nuovo - si legge sulla Stampa - ad episodi simili. Come le sue dichiarazioni del novembre scorso a Radio Capital sulla malattia oncologica di Jole Santelli, e quelle sul voto in Calabria "irrecuperabile", "dimostrazione che ogni popolo ha la classe politica che si merita".
Per Morra adesso è pioggia di polemiche con Meloni e Salvini che tornano a chiedere le sue dimissioni. A rincarare la dose arriva anche la controreplica del dirigente dell'ASl, che ha deciso di denunciare Morra per abuso di potere. "Io - spiega Marino alla Stampa - non ho mai riferito di aver ricevuto proteste per i suoceri. Morra mi ha aggredito verbalmente perché nelle prenotazioni deivaccini non risultavano due parenti della moglie. Forse degli zii. La verità è che si sta arrampicando sugli specchi. Ma quali comuni cittadini? Ci ha fornito i nomi e le date di nascita di questi parenti over 80, un uomo del 1933 e una donna del 1937.E quando non li ha trovati sulla lista ha fatto il pazzo. Ho provato a spiegargli che il sistema delle prenotazioni era cambiato, ma niente. Io ho avuto un malore, ho la pressione a 180 e oggi andrò a denunciarlo per "abuso di potere", falso e interruzione di pubblico servizio".