Mafia, la fibra del boss: arrestato il re del 'pizzo ultrabanda'
Mafia, pizzo sulla fibra ottica: arrestato a Enna, Filippo Scalogna, boss del clan Santapaola
Il boss catanese Filippo Scalogna gestiva il racket delle estorsioni sulla posa della fibra ottica. Arrestato stamane dalla Squadra mobile di Enna nell'ambito dell'inchiesta "Capolinea", coordinata dalla Dda di Caltanissetta, il 58enne esponente del clan Santapaola-Ercolano, e' accusato di estorsione aggravata dal metodo mafioso, in concorso con altri, gia' arrestati nell'operazione scattata a marzo. Risponde di estorsione aggravata dal metodo mafioso, con l'aggravante della recidiva e di avere commesso il delitto nel periodo in cui era sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno a Catania.
I lavori sulla fibra ottica, condotti da un imprenditore ennese nelle province di Catania e Siracusa, avevano attirato l'attenzione di Cosa nostra e, in particolare, della cosca catanese, al cui vertice c'era proprio Scalogna, deciso a mettere le mani sull'affare redditizio, avvalendosi di un esponente della mafia ennese, Salvatore La Delia.Accertati i collegamenti tra Cosa nostra ennese e le organizzazioni riconducibili ai clan Cappello-Bonaccorsi e Santapaola-Ercolano, attive nel Catanese e nei paesi etnei. Asfissiante la pretesa della 'messa a posto' ai danni di imprenditori.
E il 9 marzo con l'operazione "Capolinea" gli uomini della Squadra mobile di Enna avevano arrestato sei persone legate alle cosche ennesi e catanesi accusati di estorsione nei confronti di un imprenditore ennese. Le successive indagini hanno consentito di stringere il cerchio su Scalogna accusato dell'attivita' estorsiva sui lavori di posa della fibra ottica e di preparare intimidazioni e attentati ai danni dell'imprenditore. Il boss si trovava gia' in carcere in quanto colpito da un ordine di carcerazione definitivo nel marzo scorso, a seguito di una condanna per associazione mafiosa. Stamattina, gli uomini della Sezione Criminalita' organizzata hanno eseguito l'ulteriore provvedimento di custodia cautelare in carcere, aggiungendo l'ultimo tassello all'indagine "Capolinea", il piu' importante: l'arresto del boss catanese Filippo Scalogna.