Cronache

"Medjugorje, nulla di soprannaturale". Giallo sulla diffida del Vaticano ai veggenti

In coincidenza del 34° anniversario della prima apparizione a Medjugorje, sulle collina in Erzegovina, si era creata una grande attesa sul pronunciamento considerato imminente della Santa Sede, ma in Vaticano si apre un vero e proprio giallo.
Durante la riunione di mercoledì scorso alla Congregazione per la Dottrina della Fede, presieduta dal cardinale Gerhard Ludwig Mueller, sarebbe apparsa chiara una linea di censura verso quello che dal Sant'Uffizio viene ritenuto come "nulla di soprannaturale": divieto ai sei veggenti di partecipare ai raduni e imposizione ai vescovi di non farli invitare né di accoglierli. Per la Congregazione della dottrina della Fede  pertanto è fatto divieto ai fedeli di partecipare alle estasi dei veggenti e a questi ultimi è proibito divulgare i testi dei messaggi che riceverebbero dalla Madonna. Un altro "no" riguarderebbe la Parrocchia di Medjugorje, intitolata a San Giacomo, che non diventerà Santuario mariano.

Tuttavia da Oltretevere si sono affrettati a smentire l'indiscrezione. Nessuna decisione sarebbe stata presa in merito alle apparizioni di Medjugorje. Gli organismi istituzionali della Congregazione per la dottrina della fede avrebbero invece deciso di esaminare il dossier e le conclusioni del lavoro lungo e articolato della commissione guidata dal cardinale Camillo Ruini a dopo l'estate, e non è escluso che possa slittare a dopo la conclusione del Sinodo. Ciò significa che ci si deve attendere un pronunciamento non prima dell'autunno 2015.

Era stato proprio Papa Francesco, rispondendo alla domanda di un giornalista sul volo di ritorno da Sarajevo, a far riferimento al lavoro d'inchiesta di Ruini: "Hanno fatto lo studio e il cardinale Ruini è venuto da me e mi ha consegnato lo studio, dopo tanti anni - ha detto il Santo Padre - non so, 3-4 anni più o meno. Hanno fatto un bel lavoro. Il cardinale Müller mi ha detto che avrebbe fatto una “feria quarta” in questi tempi - concluse Papa Francesco - Per il momento si danno soltanto alcuni orientamenti ai vescovi, ma sulle linee che si prenderanno.