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Cronache
"Meloni? Non c'è giustizia ad orologeria": su Affari la replica dell’Anm
Alessandra Maddalena

Fonti di via Arenula hanno addirittura tacciato l’imputazione coatta di Delmastro come “irragionevole”

Partiamo con il dire che queste riflessioni sull’imputazione coatta non sono mai state fatte prima. L’occasione chissà come mai nasce sempre quando ci sono delle indagini che possono coinvolgere esponenti di Governo. Parlarne, inoltre, come di un’“anomalia di sistema” vuol dire dimenticarsi che questa è una forma che si sposa con il principio dell’obbligatorietà dell’azione penale che possa garantire l’uguaglianza dei cittadini. Quella stessa obbligatorietà che il Governo con la riforma vuole superare!

LEGGI ANCHE: Delmastro, dopo Meloni arriva l’attacco di Nordio: "Giustizia irrazionale"

C'è, forse, un'accusa ancora più grave: che con il vostro operato vogliare influenzare la riforma sulla giustizia...

Ogni volta che diciamo la nostra, diamo contributo su una riforma, esprimiamo perplessità (come abbiamo fatto per l’eliminazione dell’abuso di ufficio) veniamo accusati di voler influenzare la politica. Ma se dovessimo parlare solo per assentire e dire che i progetti di riforma ci convincono sarebbe inutile ascoltarci! Non è questa la democrazia. Le riforme si fanno nella prospettiva di assicurare l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge, non per introdurre degli spazi di impunità o formule garantiste dedicate a chi incarichi pubblici.

E, soprattutto, i progetti di riforma non si annunciano facendo passare l’idea che quando la magistratura indaga un esponente di Governo commette un’”anomalia”.

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