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Cronache
Delitto di Perugia, ho sognato Nero Wolfe. Sollecito e Knox...
Lapresse

Inizialmente, nel 2012, si trattava di un pensiero poetico "Chi ha cantato la gioia?", molto lodato da Mogol, rivolto alla vittima più che trascurata dai media.                         

Sin dall'inizio i media furono attratti, in particolare, dal personaggio Knox, bellissima ragazza, immagine acqua e sapone e dalle piccanti affermazioni scritte di suo pugno nel diario. Tipo: la scoperta della gradevolezza del sesso occasionale, grazie allo spacciatore di droga Federico, conosciuto in treno venendo a Perugia da Firenze. Per presentarsi le diede una sua foto in costume adamitico, così esplicita e gradita, che la sera stessa, conclusero in albergo a Perugia. Grazie alla loro frequentazione successiva, fu individuata una rete di spacciatori. Federico finì poi in prigione. 

Parte del libretto dedicato alla memoria di Meredith, doveva essere musicato dal Maestro Carlo Pedini, una notissima autorità in campo nazionale.

L'ingegner Armando Fronduti, assessore al Comune di Perugia dal 2004 al 2014 aveva preso a cuore la proposta del M° Pedini ed era favorevolissimo alla rappresentazione teatrale presso il teatro Morlacchi di Perugia. 

Non se ne fece nulla: nel suo studio di via Sicilia, l'assessore Fronduti, confessò che, dopo averne più volte parlato con la maggioranza, il Comune non aveva fondi e che, soprattutto, c'era la risposta negativa all'idea dello spettacolo in quanto, testuali parole: "Non si doveva parlare del delitto perché avrebbe danneggiato l'immagine di Perugia." E Fronduti, di suo "Non capiscono che questo omaggio alla memoria, sarebbe un modo per contribuire a migliorare l'immagine dei perugini."

Purtroppo l'ottimo Ing. Armando Fronduti è morto esattamente un anno fa (24 nov 2021) 

A distanza di 10 anni e tenendo conto della conclusione dei processi (contraddittoria e assurda: con un solo colpevole), è stato ripreso il vecchio scritto che compare come prima parte. Così ampliato, diventa 

                                        Ho sognato Nero Wolfe

Nel sogno, il famoso detective, invitato da una prestigiosa Università a tenere una lectio magistralis, spiega come avrebbe dovuto svolgersi il processo per il delitto di Perugia e come, in futuro, si svolgeranno processi simili, grazie all'intelligenza artificiale. 

Presenta infine una soluzione del giallo con finale a sorpresa: perché tutti e tre colpevoli (Knox, Sollecito, Guede) e tutti e tre dichiarano di non aver ucciso Meredith.

Poiché il M° Carlo Pedini è impossibilitato a curare l'aspetto musicale (super lavoro soprattutto e l'inevitabile stanchezza), è stato sostituito da diversi musicisti, alcuni dei quali potrebbero dare un contributo esterno all'iniziativa "Ho sognato Nero Wolfe", come i maestri Riccardo Panfìli e Gian Luca Saveri, docenti al Conservatorio Morlacchi e vincitori di vari premi nazionali e internazionali. 

È invece al lavoro Stefano Tofi, compositore e arrangiatore, colonna portante di un gruppo ormai storico nel panorama musicale umbro: L'estate di San Martino.

Bel nome, evocatore di un intervallo di tepore, nell'ormai freddo autunnale. Bella data, vicinissima a quella del Delitto di Perugia.

Che questo pensiero, rivolto alla quasi dimenticata vittima d'un truculento, incredibile massacro, possa essere un'Estate di San Martino annuale, almeno a Perugia, nel freddo dell'indifferenza di chi insegue i diventati VIP, desiderosi di restare tali, per il loro coerente passato.

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meredith sollecito knox perugia
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