Cronache
Messina Denaro, Rosalia fa scena muta dal gip. Nei pizzini anni di contabilità
La sorella del boss accusata di associazione mafiosa, e di gestire le casse dell'ultimo dei Corleonesi. Il legale: "E' in buone condizioni"
Messina Denaro, la sorella Rosalia fa silenzio durante l'interrogatorio di garanzia
Rosalia Messina Denaro, arrestata venerdì scorso nella casa di famiglia di Castelvetrano, si è avvalsa della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia che si è svolto il 6 marzo nel carcere Pagliarelli di Palermo. La donna, sorella del boss Matteo e assistita dall’avvocato Daniele Bernardone, è accusata di associazione mafiosa. Per i magistrati negli ultimi decenni la 68enne era stata incaricata dal capomafia, catturato dal Ros lo scorso 16 gennaio, di molteplici compiti, compresi quelli di "paziente tessitrice" dei conflitti tra i parenti, di "riservata veicolatrice delle decisioni del latitante" su questioni di carattere familiare, nonché di vera e propria cassiera, incaricata dal fratello di ricevere ingenti somme di denaro, di custodirle, rendicontarle e all'occorrenza distribuirle. E, infine, di canale di smistamento dei pizzini tra il latitante e altri associati mafiosi".
Di più. Per il gip di Palermo, Alfredo Montalto, già il fatto di appartenere a Cosa nostra "è sintomo di per sé di una personalità particolarmente pericolosa e tendente al crimine". Nel caso Rosalia Messina Denaro, "Fragolone" come l'indicava il boss di Castelvetrano nei suoi pizzini per impedirne l'identificazione, "l'essere stata la donna che ha gestito al più alto livello i rapporti con il capo mafia rende evidente il pericolo che l'intera associazione, dopo l'arresto del fratello, possa individuare in lei la nuova mente strategica dell'organizzazione".
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Rosalia Messina Denaro, le condizioni di salute "sono buone"
"Siamo in una fase embrionale del procedimento, per il resto l'ho trovata in buone condizioni considerando la situazione" ha commentato l'avvocato Daniele Bernardone.