Cronache
Omicidio Brindisi, interrogatorio col gip: Cosimo Calò resta in carcere
“Tanto non vado in carcere perché ho più di ottant’anni”, aveva dichiarato il killer pugliese circa 7 mesi prima di uccidere il fratello e la cognata
Il sopralluogo della Sis sulla scena del delitto: così Cosimo ha sparato al fratello Tonino
Cosimo Calò avrebbe posizionato la canna del fucile tra la tenda di legno e la porta e quando il fratello Tonino l’ha aperta, ha sparato un colpo, ammazzandolo. Per questo Tonino presenta un foro sulla mascella, perché il fratello era posizionato due gradini in basso rispetto a lui.
Almeno, questa è la primissima ricostruzione della traiettoria di tiro degli spari emersa dal sopralluogo della Sis di Bari svolto nella giornata del 9 marzo nella casa di contrada Canali, a Serranova. Poi il presunto killer si è diretto verso la stanza da letto dove ha trovato la cognata Caterina Martucci che tentava di chiamare aiuto con un cellulare di vecchia generazione e ha esploso altri due colpi: uno all’ascella e l’altro alla testa.
I carabinieri della Sis di Bari, al comando del tenente Walter Riccitelli, hanno, inoltre, ricercato impronte e tracce biologiche per ricostruire la scena del delitto di cui i risultati si conosceranno a partire dalla settimana prossima.