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Omicidio Garlasco, si riapre tutto ma la madre di Chiara è netta: "Il colpevole resta Alberto"

La signora Poggi non crede alla nuova pista che porta a Sempio

di redazione

Omicidio Garlasco, la nuova pista e i dubbi dei familiari di Chiara Poggi

Si riapre in maniera clamorosa il caso relativo all'omicidio di Chiara Poggi avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007, dopo ben cinque processi e una sola condanna, quella ai danni di Alberto Stasi, il fidanzato di Chiara. La Cassazione nel 2015 lo aveva ritenuto l'unico colpevole in via definitiva condannandolo alla pena di 16 anni di carcere. Ma ora c'è un nuovo indagato, si tratta dell'amico del fratello di Chiara, Andrea Sempio, già al centro delle indagini tra il 2016 e il 2017, anche se poi le accuse nei suoi confronti erano cadute. Ora le tracce di Dna sotto le unghie di Chiara lo richiamano in causa. Nell'avviso di garanzia l'accusa contestata sarebbe di omicidio in concorso con ignoti o con lo stesso Alberto Stasi. Ma la madre di Chiara Poggi non crede a questa nuova pista.

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"Per noi - si sfoga Rita Poggi a Il Corriere della Sera - il colpevole resta Alberto. Non voglio dire nulla perché non c’è nulla da aggiungere. Mi viene in mente una sola parola: basta. Quando avremo un po' di pace? Dopo tutti questi anni siamo ancora qui con il telefono che suona di continuo e gente che viene a bussare alla nostra porta per chiedere commenti. Non abbiamo nulla da commentare. Però vorrei che fosse chiara una cosa: per noi vale la sentenza definitiva della Cassazione su Alberto, perché non c’è mai stata e non c’è nessuna prova certa che porti da un’altra parte".

"Io - prosegue Rita Poggi a Il Corriere - sono gentile con tutti, sono fatta così. Ma è difficile resistere ogni volta agli scossoni che arrivano dalle ondate mediatiche. È doloroso. Ogni volta per noi è come girare il coltello nella piaga e francamente siamo un po' stanchi". Di Andrea Sempio parla invece l’ingegnere informatico forense Paolo Reale, cugino di Chiara Poggi e nella squadra dei consulenti che seguirono tutte le fasi del processo contro Stasi. "La nuova indagine aperta sull'omicidio di Chiara non porterà a nulla", è convinto. "Andrea Sempio era stato già indagato e prosciolto anni addietro. Anche se prelevassero il suo Dna non ci sarebbe il materiale genetico con cui compararlo perché è stato tutto utilizzato durante le prime indagini".

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