Cronache

Omicidio Lecce, il killer rivela: "Ho pensato di fare una strage in ospedale"

Antonio De Marco spiega anche il significato del bigliettino "caccia al tesoro", voleva un particolare oggetto (non precisato), presente nella casa della coppia

Omicidio Lecce, il killer rivela: "Ho pensato di fare una strage in ospedale"

L'omicidio di Lecce non smette di essere al centro delle cronache. Ogni giorno arrivano nuovi particolari, sempre più cruenti e apparentemente incomprensibili sui motivi che hanno spinto Antonio De Marco, il killer al folle gesto di uccidere con più di 70 coltellate la coppia di fidanzati Daniele ed Eleonora. Sembra che di recente - si legge sulla Gazzetta del Mezzogiorno - il ragazzo si sia confidato con qualcuno che in questi giorni è a lui molto vicino. Ed ecco che quell’istinto di uccidere ogni tanto faceva capolino nella sua testa. Anche mentre percorreva i corridoi del nosocomio leccese, con indosso la divisa da infermiere, visto che in quella struttura stava facendo un tirocinio. Aveva avuto istinti omicidi anche fra le mura dell’ospedale "Vito Fazzi".

In merito alla «caccia al tesoro», frase riportata nei bigliettini alla quale gli investigatori non avevano saputo dare una spiegazione, De Marco ha spiegato che avrebbe voluto prendere un oggetto che era in casa di Daniele. Senza specificare, però, di cosa si trattasse. Nelle scorse ore l’ingegnere informatico Silverio Greco ha depositato la perizia tecnica sul contenuto dei telefoni cellulari e del computer del 21enne. Chissà se fra il materiale estratto dal consulente possa esserci qualche indizio in merito al possibile movente.