Cronache
Omicidio stradale, "chiediamo l'ergastolo della patente"
"Noi chiediamo che l'omicidio stradale sia previsto anche per chi causa la morte di innocenti con una guida consapevolmente distratta - l'uso non consentito di apparecchi elettronici quali cellulari e tablet - o la guida consapevolmente negligente - imboccare consapevolmente una strada o autostrada contromano". A parlare all'Adnkronos è Marina Fontana, vedova di Roberto Cona, ucciso dal conducente di un tir nel luglio 2013 in autostrada e lei stessa rimasta gravemente ferita nell'incidente. Oggi ha manifestato a Roma davanti al Senato con sua cugina Sabrina Melodia per chiedere ai senatori di presentare gli emendamenti ancora mancanti per "fare dell'omicidio stradale una legge giusta".
"Il ddl non prevede il ritiro permanente della patente di guida - dice ancora Fontana -. Noi chiediamo di prevedere l'ergastolo della patente nei casi più gravi (omicidio multiplo o mancato soccorso). Il ddl non prevede l'arresto immediato che noi riteniamo invece vada previsto. Concordiamo inoltre con chi ha segnalato che 8 anni di minimo della pena sono davvero troppo pochi rispetto alla possibile diminuzione per gli sconti di pena".

Dal profilo Facebook di Marina Fontana Cona
IL DIBATTITO POLITICO
Omicidio stradale: Zaia, senza ergastolo patente e' barzelletta - "Il reato di omicidio stradale, atteso da anni e ancora incredibilmente in pensatoio, perde per strada una sua parte fondamentale come l'ergastolo della patente, unica vera garanzia di non reiterazione del reato, deterrente ancor piu' del carcere, da dove una scappatoia per uscire si trova sempre. E' una barzelletta che non fa ridere". A sostenerlo, "con rammarico pari all'indignazione", il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, commentando il deposito in Commissione Giustizia del Senato del disegno di legge sulla omicidio stradale, "dal quale e' scomparsa la previsione della sanzione piu' severa, quella che prevedeva per i condannati di non poter guidare mai piu'. Sono indignato - afferma - per le famiglie delle vittime alle quali sono state fatte, come al solito, promesse roboanti che poi non vengono regolarmente mantenute; sono indignato perche', se le cose non cambieranno, un drogato o un ubriaco che ha ucciso bambini sulle strisce pedonali dopo qualche anno (ma sara' poi vero?) di purgatorio, potra' tornare alla giuda della sua auto di grossa cilindrata; sono indignato perche' in questo Paese non si ha mai il coraggio di andare fino in fondo, soprattutto, purtroppo, nel punire chi delinque e, facendolo, provoca dolore, drammi e sofferenze alla gente per bene".
Incidenti stradali: Alfano, su omicidio stradale no passo indietro - "Non faro' un passo indietro e non mollo sull'introduzione del reato di omicidio stradale". Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, a Napoli per presiedere una riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza, ribadisce di aver "preso un impegno perche' la norma venga approvata al piu' presto". "Le commissioni hanno lavorato - precisa - su un testo per il reato e sulla delega per l'introduzione dell'ergastolo della patente. Molti ritengono che questa pena sia incostituzionale, non e' il mio parere". "La sanzione - aggiunge - non puo' lenire l'ergastolo del dolore per i familiari delle vittime". Alfano sottolinea anche che "il Governo e' pronto anche a provvedimenti di urgenza su questo tema".
Omicidio stradale: Biserni, senza ergastolo patente rischio farsa - "Il traguardo della giustizia sulla strada con questa posizione si allontana e l'omicidio stradale rischia di scivolare verso la farsa". Giordano Biserni, presidente dell'Associazione amici sostenitori polizia stradale, commenta cosi' la mancata previsione dell''ergastolo della patente' nel disegno di legge sull'omicidio stradale depositato in Commissione giustizia al Senato. "Alla fine in Parlamento - accusa Biserni - la tribuna numerata dei difensori estremi dei vari diritti compreso quello della mobilita', a discapito della tutela alla sicurezza e alla vita, ha sempre la meglio". (
"Apprendiamo con stupore - spiega il presidente dell'Asaps - che uno dei due pilastri dell'omicidio stradale, quello relativo all'ergastolo della patente, verra' di fatto costruito con un debole calcestruzzo che limitera' gli effetti a sanzioni accessorie con la sospensione della patente da 5 a 12 anni, questo, ci dicono, per rimanere entro il recinto del diritto alla liberta' di movimento tutelato dalla Costituzione. Perche' siamo stupiti? Perche' la proposta, l'impianto originale e le dichiarazioni di parlamentari e relatori inizialmente non andavano in questa direzione". "Con una nuova normativa che prevedesse la sospensione da 5 a 12 anni - chiede Biserni - cosa cambierebbe nella sostanza? Per 'disarmare' l'omicida incosciente si dovra' attendere che il conducente diventi un killer seriale della strada? Possibile che in questo Paese si continui alla fin fine a difendere sempre Caino senza preoccuparsi di Abele? Questa decisione, se confermata, la consideriamo veramente grave e una sorta di raggiro nei confronti dei familiari delle vittime della strada e delle associazioni proponenti l'omicidio stradale come l'Asaps". (AGI) Bas