Palermo, mutilavano arti per avere i premi. Scoperta maxi truffa assicurazioni
Fratture e lesioni a vittime consenzienti per truffare le assicurazioni: 11 fermi
PALERMO: MUTILAVANO BRACCIA E GAMBE PER AVERE I SOLDI DELL'ASSICURAZIONE
Si sarebbero fatti mutilare, consenzienti, braccia o gambe, pur di avere il risarcimenti dall'assicurazione. Una truffa che adesso è stata scoperta dalla Polizia di Stato di Palermo che sta eseguendo dei fermi emessi dalla Procura di Palermo. Le 'vittime', come spiega il capo della Squadra mobile di Palermo, Rodolfo Ruperti, avrebbero ottenuto anche risarcimenti che superano i centomila euro.
PALERMO: TRUFFA ASSICURAZIONI, TRA UNDICI FERMI ANCHE UN INFERMIERE
Sono undici i fermi eseguiti dalla Polizia di Stato di Palermo nell'ambito dell'operazione che ha sgominato "due pericolosissime organizzazioni criminali dedite alle frodi assicurative realizzate attraverso le mutilazioni di arti di vittime compiacenti". Coinvolto anche un infermiere dell'ospedale Civico di Palermo. "Le due associazioni criminali disarticolate dalla Polizia di Stato con le indagini dirette dalla Procura di Palermo hanno evidenziato la particolare cruenza degli adepti delle due organizzazioni che scagliavano pesanti dischi di ghisa come quelli utilizzati nelle palestre sugli arti delle vittime, in modo da procurare delle fratture che spesso menomavano le parti coinvolte costringendole anche per lunghi periodi all'uso di stampelle e a volte alla sedia a rotelle", dice la Questura.
PALERMO: TRUFFA ASSICURAZIONI, MORTO TUNISINO E'ER FERITE MUTILAZIONE
C'è anche una vittima nell'ambito della truffa delle assicurazioni scoperta dalla Squadra mobile di Palermo, che all'alba di oggi ha fermato undici persone, tra cui un infermiere. Si tratta di un tunisino che sarebbe morto per le mutilazioni subite per avere un risarcimento dall'assicurazione truffata. L'uomo è stato trovato senza vita nel 2017, ma non era stato vittima di un incidente stradale, come hanno poi scoperto gli inquirenti, bensì vittima delle mutilazioni subite per avere il risarcimento. Gli organizzatori della truffa gli avrebbero fratturato volutamente le ossa ma alla fine il tunisino è morto.