Papa: proteste siano pacifiche ma governi ascoltino cittadini
"Anche in queste settimane si assiste in tutto il mondo a numerose manifestazioni popolari di protesta che esprimono il crescente disagio della società civile di fronte a situazioni politiche e sociali di particolare criticità. Mentre esorto i dimostranti a far presenti le loro istanze in forma pacifica, senza cedere alla tentazione dell'aggressività e della violenza, faccio appello a tutti quelli che hanno responsabilità pubbliche e di governo di ascoltare la voce dei loro concittadini e di venire incontro alle loro giuste aspirazioni, assicurando il pieno rispetto dei diritti umani e delle libertà civili". E' l'appello lanciato da PAPA Francesco dopo l'Angelus. "Invito le comunità ecclesiali che vivono in tali contesti sotto la guida dei loro pastori ad adoperarsi in favore del dialogo. Sempre in favore del dialogo e della riconciliazione", ha concluso il pontefice.
Papa: solidarieta' e vicinanza a profughi Lesbo
"Solidarieta' e vicinanza" alle vittime degli incendi nel maxi-campo per i migranti di Moria, sull'isola greca di Lesbo, e un rinnovato appello ad "assicurare un'accoglienza umana e dignitosa a donne e uomini migranti, a profughi, a chi cerca asilo in Europa". Lo ha fatto Papa Francesco al termine dell'Angelus ricordando la sua visita a Lesbo, il 16 aprile del 2016. "Cari fratelli e sorelle - ha detto il Pontefice - nei giorni scorsi una serie di incendi ha devastato i campi nomadi di Moria nell'isola di Lesbo, lasciando migliaia di persone senza un rifugio, seppure precario. E' sempre vivo in me il ricordo della visita compiuta la' e dell'appello lanciato assieme al Patriarca ecumenico Bartolomeo e all'arcivescovo Geronimo II di Atene ad assicurare un'accoglienza umana e dignitosa a donne e uomini migranti, a profughi, a chi cerca asilo in Europa. Esprimo solidarieta' e vicinanza a tutte le vittime di queste drammatiche vicende".
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