Cronache

Bomba: Pfas killer invisibili, sono ovunque e avvelenano il sangue

Di Redazione Cronache

Le sostanze definite "inquinanti eterni" si trovano nello smalto, negli imballaggi da fast food e perfino nelle lenti a contatto

Pfas, gli inquinanti eterni: dall'acqua al sangue, sono ovunque

Si possono trovare in uno smalto, negli imballaggi da fast food, persino nelle lenti a contatto: si chiamano Pfas, sostanze per e poli fluoroalchiliche e sono stati definiti “inquinanti eterni” perché si trovano nell’acqua, nei cibi, addirittura si trasmettono di madre in figlio e per distruggerli è necessaria una temperatura di almeno 1000 gradi. “Presadiretta”, il programma di Riccardo Iacona andato in onda ieri lunedì 18 marzo in prima serata su Rai 3, ha raccontato questo nemico invisibile attraverso un viaggio nelle zone più contaminate in Italia e nel resto di Europa nel racconto “Stop ai veleni” (con Teresa Paoli, Paola Vecchia, Giuseppe Laganà, Raffaele Marco Della Monica, Fabio Colazzo, Matteo Del Bò).

 

 

 

La puntata è partita dal Veneto, dove tutto è iniziato e dove la Miteni ha prodotto un tipo di Pfas per oltre 50 anni e ora deve affrontare un processo per disastro ambientale. In Piemonte il gruppo chimico belga Solvay produce tuttora Pfas.

 

 

In Toscana una nuova indagine di Greenpeace conferma che alcuni distretti industriali contribuiscono alla contaminazione da Pfas delle acque superficiali.

E poi nelle Isole Faroe, tra Gran Bretagna e Islanda, dove molti abitanti presentano tracce di Pfas nel sangue e dove il maggior esperto di queste sostanze, Philippe Grandjean sta conducendo una ricerca sugli effetti sul corpo umano.

 

 

Sulla pericolosità di queste sostanze si è interrogata l’Unione Europea: Norvegia, Svezia, Germania, Paesi Bassi e Danimarca hanno chiesto che i Pfas vengano vietati in blocco. L’Italia non si è pronunciata in merito, nonostante sia uno dei Paesi europei più inquinati dai Pfas. Migliaia di persone che vivono nelle zone contaminate soffrono di patologie anche mortali e l’industria sta cercando di correre ai ripari con nuove tecnologie per “vivere senza Pfas”.

 

 

Ma liberarsi da queste sostanze tossiche non è facile e bonificare fiumi e terre avvelenati richiede un costo molto alto tanto che la giornalista di Le Monde Stéphane Horel ha detto: “l’inquinamento dei Pfas rappresenta la bancarotta dell’epoca moderna”.