Cronache
Polemica per "l'ecomostro" in Sardegna per le nozze del principe di Giordania
Alto 15 metri, lungo 70 metri, il "gazebo" servirà per riparare gli invitati al matrimonio del figlio del re
Sardegna, "ecomostro" di 70 metri davanti all'isola di Tavolara. "È provvisorio"
Tutti ne parlano, ma nessuno sembra saperne nulla. Eppure è lì, ben visibile con i suoi 70 metri di lunghezza, 30 metri di profondità e alto circa 15: parliamo di un vero e proprio “ecomostro”, comparso sulle coste davanti alla meravigliosa isola di Tavolara, in Sardegna. A pochi metri dalla spiaggia di Cala Finanza, la gigantesca struttura servirà per ospitare una festa legata alle nozze reali che si celebrano in Giordania. Il matrimonio tra l’erede al trono Al Hussein di Giordania, primogenito di re Abd Allah II e della regina Rania, e Rajwa al Saif, infatti, sarà celebrato il prossimo primo giugno in patria. Nulla di eccezionale, se non fosse che, tra gli eventi collaterali, è previsto pure un appuntamento davanti a Tavolara.
Un “semplice gazebo” che, è stato detto, è provvisorio. Da chi non si capisce bene, visto che tutta la vicenda, approfondita dal Corriere della Sera, è stata tenuta riservatissima fino a quando un ambientalista non ha fotografato il prefabbricato: un’ossatura di tubi che reggono pannelli forse di tela pesante o altri materiali con una facciata trasparente di cristallo che dà sul mare.
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Al primo cittadino del paese sarebbe stato spiegato solo che la cosa poteva essere una grande opportunità ma doveva restare riservata. Di più: trattandosi d’una cosa provvisoria al Comune non doveva essere chiesto alcun permesso particolare. Anche la soprintendenza paesaggistica di Sassari, continua il Corriere, che avrebbe dovuto comunque essere consultata, ha commentato: “Un capannone? Non mi risulta d’avere ricevuto alcuna richiesta del genere”. Solo il sindaco del comune di Loiri Porto San Paolo ha avvertito: “Il giorno dopo il 10 giugno deve essere tutto smontato. A costo di andare lì io con la chiave inglese, bullone per bullone”.