Ponte Morandi, segni di usura già nel ‘15. "Ispezioni? Mandavano i ciechi"
I controlli di manutenzione al ponte fatti di notte per non interrompere il traffico
Il Ponte Morandi presentava già nel 2015 segni di logoramento allarmanti. È quanto emerge da un filmato pubblicato in esclusiva dal TgLa7 che mostra le ispezioni effettuate dalla società Spea (controllata da Atlantia) al viadotto. Il video è stato inserito nell’incidente probatorio sulle cause che hanno portato al crollo del ponte di Genova il 14 agosto del 2018. Sono state depositate anche alcune intercettazioni raccolte dalla Guardia di Finanza e da cui il Gip dovrà estrarre le conversazioni da allegare agli atti del processo. Le immagini mettono in evidenza lo stato precario del ponte. Come scrive Repubblica, i consulenti nominati dai giudici hanno segnalato che le ispezioni del 2015, sarebbero state le prime dopo "circa un quarto di secolo”, considerate “davvero significative”. I sopralluoghi riguardavano lo stato degli stralli della pila 9 (quella crollata) e della 10 e “si sono svolti in varie sessioni dal 12 al 30 ottobre, in orario notturno".
Come si vede palesemente dal video pubblicato dal TgLa7 lo strallo della pila 9 lato Genova/mare, non sarebbe in buone condizioni. I periti nella loro relazione consegnata ai giudici si limitano a riportare quanto scritto nel 2015 da Spea: "La guaina è apparsa ossidata; l'iniezione è assente; sono stati visti 3 dei 4 trefoli che si muovono con facilità facendo leva con uno scalpello; i fili dei trefoli sono ossidati". E proprio sulle ispezioni "in orario notturno" emergono nuove intercettazioni in cui gli allora massimi dirigenti dopo il crollo dicono, "mandavano i ciechi! Mandavano i ciechi a fare ispezioni questi! I ciechi!". Alcuni tecnici della Spea si domandavano perplessi: "Vai a vedere un ponte di notte? Chiudi e lo vai a vedere di giorno, non vai di notte con le lampade".
Commenti