Procura di Trani nel mirino Csm."Indagini condizionate da soggetti esterni"
Esposti anonimi sulla procura di Trani: "Inchieste rallentate o accelerate sulla base di legami con avvocati e imprenditori". Scatta l'indagine del Csm
Decine di esposti mandano in crisi la procura di Trani. Rapporti pericolosi di magistrati con avvocati e imprenditori trovano posto nei documenti arrivati all'attenzione del Consiglio Superiore della Magistratura, ora chiamato a capirci qualcosa di più in una vicenda oscura. Secondo gli esposti a Trani esisterebbe una serie di "rete di conoscenze" che influirebbe sulle inchieste, rallentandole, accelerandole o addirittura cristallizzandole a seconda delle situazioni e delle persone coinvolte.
Insomma, soggetti esterni trarrebbero dei vantaggi da rapporti più o meno stretti con magistrati della procura. Il Consiglio superiore della magistratura nei giorni scorsi ha aperto un fascicolo per valutare il trasferimento di ufficio dei due sostituti procuratori anziani, Antonio Savasta e Luigi Scimè, per "incompatibilità ambientale". Come ricorda Repubblica, tutto è cominciato un paio di anni fa quando un gip in passato in servizio a Trani, Roberto Oliveri del Castillo, dà alle stampe un romanzo, "Frammenti di storie semplici", nel quale racconta le "malefatte" che avvengono proprio in un piccolo tribunale di provincia. I nomi sono di fantasia ma i riferimenti chiari: magistrati che si accordano per far finire "sotto indagine, se non arrestarlo, qualche imprenditore o qualche politico (una volta addirittura un vescovo), per poi estorcere denaro per far morire il processo".
Savasta e Scimè hanno sottolineato che il profilo delle contestazioni non è disciplinare, ma soltanto di natura ambientale "Non ho più rapporti con quell'avvocato citato dal Consiglio- ha detto il pm Scimè a Repubblica - da più di quattro anni e la vicenda era già stata archiviata, proprio perché tutto era stato trasparente". "Su questi stessi fatti - ha detto sempre a Repubblica Savasta - ho già ricevuto due assoluzioni dalla procura di Lecce e dallo stesso Csm. Per questo trovo incredibile che si torni a parlare di questa storia per ragioni ambientali, sulla base di esposti anonimi".