Cronache
Reggio Calabria, arrestato giudice: Rolex in cambio di sentenze aggiustate
Quattro Rolex e altri beni per sentenze aggiustate: ai domiciliari il giudice Mario Pagano, già magistrato a Salerno
Arrestato giudice Tribunale Reggio Calabria, avrebbe favorito amici
Il giudice Mario Pagano, gia' magistrato a Salerno e attualmente in servizio al tribunale di Reggio Calabria, e' stato arrestato su mandato del Gip di Napoli nell'ambito di una inchiesta su favori che il magistrato avrebbe fatto a imprenditori amici, trattando cause civili che li coinvolgevano con esito favorevole, non astenendosi dal farlo nonostante l'obbligo specifico imposto dalla legge. Anzi, per i Pm partenopei, Pagano ha sempre fatto in modo che queste cause gli venissero assegnate. Al giudice il Gip ha riconosciuto il beneficio dei domiciliari. Complessivamente sono 7 le misure cautelari. Oltre a Pagano, domiciliari anche per un funzionario giudiziario, Nicola Domenico Montone, mentre per 4 imprenditori il Gip ha disposto un divieto di dimora, e per un consulente fiscale l'obbligo di dimora.
Per gli inquirenti, Mario Pagano avrebbe ricevuto dal titolare di una casa di cura 85 mila euro oltre all'assunzione presso la struttura sanitaria di diverse persone segnalate dal magistrato. Corruzione in atti giudiziari, contestata al giudice anche con l'imprenditore Roberto Leone titolare della Royan Trophy,il quale avrebbe corrisposto materiale sportivo gratuito per la polisportiva Rocchese, di cui era responsabile. E' contestata la truffa aggravata di erogazioni pubbliche a Pagano in concorso con Nicola Montone e con il consulente fiscale Antonio Piluso per un finanziamento regionale di oltre 300 mila euro a beneficio della societa' cooperativa Eremo in vista della realizzazione di un agriturismo a Roccapiemonte, ottenuto grazie ad artifizi contabili, e grazie al quale l'agriturismo era stato dotato di cucine e condizionatori d'aria. Ancora un falso in atto pubblico per una falsa denuncia di smarrimento assegni. Tre episodi di corruzione in atti giudiziari in relazione a favoritismi nella gestione di cause riferibili alle societa' Plus giocolegale, Sacar Forni e Termoidris. E infine l'associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una pluralita' di reati. Al giudice sono stati sequestrati beni per 500mila euro. Secondo quanto riporta il Fatto Quotidiano il giudice fu perquisito dalla Squadra Mobile di Napoli il 18 aprile 2016 e dovette dare qualche spiegazione sul perché si trovasse in possesso di quattro orologi extralusso: un Breguet e tre Rolex (un Daytona, un Data Just e un Oyster Perpetual). Un’intercettazione collegava il presunto regalo di uno dei tre Rolex con il rinvio di un anno di una causa tributaria.