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Resinovich, la prima vera svolta: il marito di Lilly andrà a processo (ma non per omicidio)
Le dichiarazioni rilasciate in tv da Sebastiano Visintin e la "guerra" tra vicini






Morte Lilly, la "guerra" tra vicini finisce in tribunale: Visintin a processo
Il caso relativo alla morte di Liliana Resinovich arriverà per la prima volta in Tribunale, il marito della donna trovata morta in un bosco a Trieste nel gennaio del 2022 andrà infatti a processo. Ma l'accusa nei confronti di Sebastiano Visintin non è di omicidio, il marito di Lilly è stato rinviato a giudizio per diffamazione. L'accusa nei suoi confronti era stata formulata dai vicini di casa. Visintin, infatti, - riporta Triesteprima - in due programmi televisivi il 22 e 29 settembre del 2023, avrebbe fatto intendere che la sera della scomparsa di Liliana gli stessi vicini sarebbero entrati nella sua casa portando via qualcosa.
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"Il giudice ha valutato che ci sono gli estremi di una ragionevole previsione di condanna - ha dichiarato il legale dei vicini di casa di Lilliana - e quindi si aprirà il dibattimento. Noi siamo convinti della colpevolezza del Visintin in ordine delle sue dichiarazioni altamente diffamatorie nei confronti dei miei assistiti". Gabriella Micheli, vicina di casa di Lilly, in una intervista a Pomeriggio Cinque ha ribadito la tesi dell'omicidio: "Vederla in quei sacchi non è qualcosa che possa reggere, non è possibile parlare di suicidio. Questo è un suicidio "taroccato", come lo chiamo io".