Cronache

Rogo Thyssen, l'ex ad arrestato in Germania. "Ma andrà in cella solo di notte"

Di Redazione Cronache

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Torna a far discutere la tragica vicenda del rogo divampato nelle acciaierie ThyssenKrupp di Torino, costato la vita a sette operai. Sedici anni dopo la terribile storia di cronaca arriva una svolta dalla Germania. Si aprono le porte del carcere - si legge su La Stampa - per l’allora ad della multinazionale tedesca Harald Espenhahn, ma non resterà di certo chiuso in cella. I giudici tedeschi gli hanno riconosciuto il regime di semilibertà, di giorno potrà uscire per lavorare ma in prigione dovrà tornare per dormire. Deve scontare cinque anni per omicidio colposo in relazione alla morte dei sette operai che, la notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007, stavano lavorando sulla linea 5 e in pochi istanti vennero travolti dal fuoco.

L’arresto di Espenhahn è avvenuto il 10 agosto, 35 giorni dopo il verdetto della Corte Costituzionale federale che ha respinto il ricorso del manager contro il provvedimento di esecuzione della pena emesso dalla Procura generale di Torino: i giudici hanno ritenuto non sufficientemente circostanziate le argomentazioni dell’imprenditore sulle presunte violazioni dei diritti fondamentali.

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