Il degrado di Roma non è lo specchio del paese
'Finalmente Roma si è liberata da Mafia Capitale e da tutti i danni che il malaffare ha provocato e sta provocando' così ha sentenziato alla lettura della sentenza del processo sul 'mondo di mezzo' la sindaca Virginia Raggi.
Una dichiarazione, forse involontaria, ma tesa a scaricare le responsabilità di buona parte dei guasti di una Capitale decaduta ai maneggi truffaldini della coppia Salvatore Buzzi e Massimo Carminati.
ROMA E IL MALAFFARE. LE PAROLE DURE DI RAFFAELE CANTONE
Una scaricabarile improprio a cui persino il solitamente pacato Raffaele Cantone, numero uno di Anac, l'Agenzia nazionale anticorruzione, ha risposto e senza mezze parole ha detto ' basta alibi , la macchina del Campidoglio non funziona, è difficile persino per noi di Anac trovare i centri decisionali'.
Un'accusa dura da digerire soprattutto se riferita alla Capitale dell'intero paese, ora bollata con tre termini pesanti: centro di corruzione, frode ed evasione.
Una vergogna per chi dovrebbe essere testimonial e ambasciatore a livello internazionale non solo della bellezza culturale dell'Italia ma pure della sua integrità.
ROMA E IL MALAFFARE. LA CITTÀ CON UNA P.A. OPACA E DANNOSA
La sottile strategia, voluta o meno, della sindaca pentastellata di scaricare i disastri di una città in totale disarmo sulle spalle di due delinquenti è stata rapidamente scoperta.
Ma come, si scopre adesso che quella che dovrebbe essere la città simbolo del Bel Paese è diventata un'area metropolitana dove l'opacità di una pubblica amministrazione asservita al potere politico va di pari passo con un'imprenditoria pubblica la cui punta di diamante é rappresentata dall'Atac, l'impresentabile azienda dei trasporti romana e dalle altre centinaia di partecipate esempi di fallimento, nepotismo e ruberie.
Una città lasciata anche da tante realtà imprenditoriali italiane ed estere che hanno deciso di scegliere la vivibilità europea di una città come Milano.
ROMA E IL MALAFFARE. MILANO CAPITALE
Certo l'idea è improponibile ma in questa situazione di Capitale che ora è non solo sinonimo di buche, topi, trasporti improponibili, ma pure di corruttela, frode e tanto altro non sarebbe pensabile immaginare di avere una Capitale del paese diversa?
Un paese moderno, europeo, internazionale ben sarebbe rappresentato da Milano, quella che ormai da tempo è modello di imprenditoria e sana vitalità.