Salerno, 19enne ucciso a coltellate: fermato 18enne incensurato
Circa mezzo etto di marijuana: per questo il 18enne fermato avrebbe ucciso Pascuzzo, gli avrebbe chiesto di acquistare droga, poi lo ha ucciso per non pagare
I carabinieri hanno fermato un 18enne incensurato, ritenuto responsabile dell'omicidio di Antonio Alexander Pascuzzo, il 19enne scomparso il 6 aprile scorso, il cui corpo, con sette coltellate, è stato ritrovato ieri sul greto di un torrente a Buonabitacolo, nel salernitano. Circa mezzo etto di marijuana: per questo il 18enne fermato avrebbe ucciso Pascuzzo, gli avrebbe chiesto di acquistare droga, invece lo ha ucciso per non pagare e prendersi lo stupefacente.
Nella notte, a seguito di una serrata attività investigativa, i carabinieri della compagni di Sala Consilina, Salerno, hanno eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Lagonegro (Potenza), nei confronti di un 18enne incensurato, apprendista macellaio, con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere, pluriaggravato dai futili motivi e crudeltà e rapina aggravata. La vittima, Antonio Alexander Pascuzzo, 19 anni, il 6 aprile scorso, si era allontanata dalla propria abitazione ede ra scomparsa. Ieri pomeriggio, intorno alle 16.20, il ritrovamento del cadavere, al termine di ininterrotte ricerche dei carabinieri, in sinergia con la Procura di Lagonegro, partite subito dopo la denuncia di scomparsa del giovane.
Nelle ricerche è stato impiegato un massiccio dispositivo di militari, squadre di volontari delle locali associazioni di Protezione civile, con il supporto di elicotteri dei vigili del fuoco di Salerno, e sono state condotte in maniera mirata, orientate anche dai dati emersi dall'analisi dei tabulati del traffico telefonico e delle celle Bts. Grazie a questa sinergia i militari hanno ritrovato il corpo del 19enne tra la vegetazione sul greto del torrente Peglio di Buonabitacolo.
Era in avanzato stato di decomposizione, con sette fendenti al torace e alla schiena. Il luogo del ritrovamento, insieme a numerosi elementi indiziari, già raccolti nei giorni precedenti dagli inquirenti, e all'analisi incrociata dei dati telefonici e delle celle, hanno consentito di "ricostruire la dinamica del delitto e a collazionare incontrovertibili elementi di reità a carico del fermato", spiegano i carabinieri di Sala Consilina.
Il 18enne, inoltre, nell'interrogatorio davanti al pubblico ministero, "ammetteva le proprie responsabilità sull'omicidio, avvenuto nella sera stessa della sua scomparsa, mediante un coltello, al fine di impossessarsi di un modesto quantitativo di sostanza stupefacente del tipo marijuana, nella disponibilità della vittima". Dopo il delitto, il 18enne fermato ha trascinato per circa 50 metri, il corpo della vittima e lo ha gettato, da una dislivello di circa 5 metri, sul greto del torrente, dove è stato ritrovato. I militari hanno anche sequestrato l'arma del delitto. Domani è prevista l'autopsia. Il giovane fermato è stato portato nel carcere di Potenza.