Cronache

"Se la stanchezza mi costringesse...". Papa Francesco ipotizza le dimissioni

Bergoglio affronta il tema apertamente: "Sono vecchio, ho meno resistenza fisica". Sul conflitto in Ucraina: "La terza guerra mondiale è già in corso"

Papa Francesco sui funerali di Benedetto XVI ammette le "criticità"

Papa Francesco torna a parlare di un suo possibile passo indietro con l'ipotesi delle dimissioni. "Sono vecchio. Ho meno resistenza fisica, - spiega Bergoglio alla televisione svizzera Rsi e lo riporta il Corriere della Sera - quella del ginocchio è stata un’umiliazione fisica, anche se adesso sta guarendo bene". Il Papa ha detto più volte che "si governa con la testa, non con le gambe". E ora, pur confermando di non pensarci, Francesco chiarisce che cosa potrebbe portarlo a decidere di lasciare, in futuro: "Una stanchezza che non ti fa vedere chiaramente le cose. La mancanza di chiarezza, di sapere valutare le situazioni. Anche il problema fisico, può darsi. Su questo domando sempre e seguo i consigli. Come vanno le cose? Ti sembra che devo... alle persone che mi conoscono, anche ad alcuni cardinali intelligenti. E mi dicono la verità: continua, va bene. Ma per favore: gridare a tempo".

Bergoglio - prosegue il Corriere - affronta anche il tema del conflitto in Ucraina: "In poco più di cent’anni ci sono state tre guerre mondiali: ’14-’18, ’39-’45 e questa, che è una guerra mondiale. È cominciata in pezzetti e adesso nessuno può dire che non è mondiale. Le grandi potenze sono tutte invischiate. Il campo di battaglia è l’Ucraina. Lì lottano tutti. Questo fa pensare all’industria delle armi. Si fa la guerra, si vendono le armi vecchie, si provano le nuove".

Francesco, poi, torna a spiegare perché scelse di restare a Santa Marta, dove alloggiavano i cardinali durante il conclave: "Due giorni dopo l’elezione sono andato a prendere possesso del palazzo apostolico. Non è tanto lussuoso. È ben fatto, ma è enorme. La sensazione che ho avuto era come di un imbuto al rovescio. Psicologicamente non lo tollero. Per caso sono passato davanti alla stanza. E ho detto: “Rimango qui”. È un albergo, viene gente da tutte le parti". E sui funerali di Benedetto XVI ammette. "Perché le esequie sobrie? I cerimonieri si erano “rotti la testa” per fare le esequie di un Papa non regnante. Era difficile la differenza. Ora ho detto di studiare la cerimonia per i funerali dei Papi futuri, tutti. Stanno semplificando un po'".