Cronache
Sequestrati 70 mila euro a un prete. Già condannato per pedopornografia
Il prete sta già scontando ai domiciliari la pena di 3 anni e 6 mesi, per scambio di materiale pedopornografico. Ora, dovrà rispondere anche di furto
Benevento, nei guai l'ex parroco don Nicola De Blasio è accusato di aver rubato le offerte dei fedeli
La Procura della Repubblica di Benevento ha ipotizzato nei confornti dell'ex parroco, don Nicola De Blasio l'accusa di appropriazione indebita aggravata di offerte fatte dai fedeli e che erano destinate alla parrocchia di S.Modesto a Benevento, cui la Guardia di Finanza aveva già eseguito un sequestro preventivo della somma di 68.230 euro.
Non solo, per il prete ex diettore della Caritas Diocesana della città sannita è un altro grattacapo, che si aggiunge alla condanna di 3 anni e 6 mesi di reclusione per pedopornografia, per la quale è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
Nei confronti di don Nicola De Blasio le indagini erano state avviate, dopo una perquisizione effettuata nel novembre 2021, dalla Polizia Postale del capoluogo sannita, nell'ambito di altre indagini, durante la quale furono trovati 170.000 euro in contanti. Secondo gli investigatori circa il 40% di quella somma arrivava da elargizioni, offerte e questue devolute dai fedeli della Parrocchia per i lavori di ristrutturazione della chiesa.
Dopo un vano tentativo di recupero di quella somma da parte dell'attuale reggente della Parrocchia di San Modesto è stata sporta una querela, che ha portato prima all'accusa di appropiazione indebita e poi al sequestro preventivo di 69.230 euro. Soprattutto il prete, secondo la Procura, non avrebbe mostrato alcuna intenzione di restituire i soldi devoluti alla Parrocchia e destinati alla ristrutturazione della stessa.
L'altra indagine: don Nicola De Blasio è stato accusato di detenzione di materiale pedopornografico
L'indagine attuale si va ad aggiungere all'altra, che vede don Nicola De Blasio condannato, lo scorso giungo, per scambio di materiale pedopornografico. Precisamente, l'ex prete di San Modesto finì al centro di una inchiesta della Procura di Torino, sul suo Pc vennero trovati 95 filmati video e 950 immagini.