In Vaticano la caduta del potentissimo cardinale Angelo Becciu potrebbe dare il via a una nuova stagione di veleni e dossier. Nelle Sacre stanze sta girando da qualche giorno un fascicoletto imbarazzante che riguarda un vaticanista considerato molto vicino al porporato sul cui conto il quotidiano La Verità decide di non fornire informazioni dettagliate per non consentirne l'identificazione. Ci sono gli screenshot di un dialogo su messenger tra il giornalista e un cinquantacinquenne professionista, probabilmente gay, alla ricerca di una foto con papa Francesco.
Alle 10 di una mattina di alcuni mesi fa l' uomo contatta il vaticanista, come racconta La Verità, per chiedergli se sia uscito di casa e lui di rimando risponde di essere ancora a casa. «Se puoi» scrive l' amico. Replica del giornalista: «Per te tutto». E allega la foto del pene in erezione di un uomo che pare in pigiama (blu) e sdraiato su un letto. Il professionista non si scompone: «Che sei carino! E visto che ci sei mi spieghi che devo fare per diventare come te». Quindi prosegue: «Comunque il mio obiettivo è avere la foto con il Papa. Cani e porci ce l'hanno. Nelle guardie svizzere ci sono molti gay, ma non sono potenti».
Il vaticanista è incuriosito dall'affermazione: «In che senso non sono potenti?». L' interlocutore: «Perché io non ho la foto con il Papa, la guardia svizzera non ha poteri». L'ego del cronista si inturgidisce: «Tu frequentami e avrai tutto. Hai foto in costume?». Obiezione dell' amico: «Serve la prefettura». Paolo: «Taci! Certo che si può». Il cinquantacinquenne timidamente: «Cioè tu potresti?». Da questo momento il dialogo prende una piega scabrosissima. Vaticanista: «Yes. Ma solo se ci frequentiamo». Amico: «No vabbè e poi dici di essere normalissimo». Vaticanista: «Sei tu quello che ha 22 cm, non io!». Amico: «Ahahah». Vaticanista: «Frequentiamoci. Io ti apro tutte le porte». Amico: «Mi apri proprio». Vaticanista: «Sììììì». Amico: «Ahahah». Vaticanista: «Ma sarai bello aperto».
Al di là delle battute triviali, l'amico sembra davvero interessato a capire qualcosa in più sulla mitologica lobby gay della Santa Sede: «No, ma seriamente come si fa ad essere così protetti. Non ci riuscirò mai». Vaticanista: «In che senso?». Amico: «Tu sei gay e in Vaticano nessuno ti dice nulla vero? Come si fa?». Vaticanista: «Sono riservatissimo». Amico: «Non è possibile». Vaticanista: «Tu non sei riservatissimo?». Evidentemente non abbastanza, dal momento che i messaggi stanno pericolosamente passando di mano in mano, tanto che qualcuno arriva a ipotizzare che il vaticanista abbia abboccato all' esca di un nemico. Suo o di Becciu? Non lo sappiamo, conclude La Verità.
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