Cronache

Corruzione, Ricucci condannato a 6 anni. Dagli scandali milionari al matrimonio con l'attrice Anna Falchi, ecco chi è

L’accusa, per fatti che risalgono al 2014, riguarda presunte utilità in cambio di una sentenza d'appello favorevole per una società riconducibile a Ricucci

di redazione cronache

Corruzione, il tribunale di Roma condanna a 6 anni Stefano Ricucci

I giudici della seconda sezione collegiale del tribunale di Roma hanno condannato a sei anni di carcere l'imprenditore Stefano Ricucci, accusato di corruzione in atti giudiziari. Stessa pena anche per gli agli altri due imputati, l’ex consigliere di Stato Nicola Russo e l'imprenditore Liberato Lo Conte.

L’accusa, per fatti che risalgono al 2014, riguarda presunte utilità in cambio di una sentenza d'appello favorevole per una società riconducibile a Ricucci nella causa che la società aveva perso in primo grado contro l'Agenzia delle Entrate. Il contenzioso riguardava un credito Iva di 8,8 milioni.

Chi è Stefano Ricucci, dagli scandali al matrimonio con l'attrice Anna Falchi 

Nasce a Roma, figlio di Matteo, autista di pullman e militante democristiano, e Gina, casalinga, e cresce a San Cesareo. Dopo aver studiato all’Istituto odontotecnico George Eastman, lavora nello studio dentistico dei fratelli Parrone a Zagarolo e Roma. Nel 1983 si mette in proprio con due studi, uno a Carchitti e uno a San Cesareo, esercitando abusivamente la professione odontoiatrica e venendo denunciato due volte.

La carriera immobiliare inizia nei primi anni ’80 con la costruzione di un piccolo centro commerciale su un terreno di famiglia a San Cesareo, appena divenuto comune autonomo. La vendita gli frutta 186 milioni di lire. Da lì investe in aree, rivende e ottiene fidi bancari, legandosi a istituti come Banca Agricola Mantovana e Banca Nazionale dell’Agricoltura. Fra il 1998 e il 1999 scommette su Olivetti e Tecnost, ottenendo rendimenti eccezionali.

Nel 2001 la sua Magiste International possiede immobili per 500 milioni di euro, venduti in parte a Generali Immobiliare e alla IIL di Emilio Gnutti. Grazie a Gnutti entra in Hopa e nel mondo finanziario, conosce Fiorani e diventa uno dei maggiori azionisti della Banca Popolare di Lodi. Siede nel CdA della Lazio nonostante il tifo per la Roma e finanzia la squadra di Zagarolo. Nel giugno 2002 viene arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e patteggia quattro mesi.

Tra il 2003 e il 2005 acquisisce quote crescenti di RCS, arrivando oltre il 20% e suscitando allarme nel patto di sindacato. Nell’estate 2005 scoppia il caso Bancopoli: intercettazioni lo legano a Fiorani e Consorte. Viene indagato per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza. Arrestato nell’aprile 2006, esce dal carcere nel luglio seguente. Nel frattempo, le sue quote RCS vengono cedute a prezzi inferiori, segnando la fine della scalata.

Nel febbraio 2008 patteggia un anno per la vicenda Antonveneta. Per la scalata a RCS non patteggia e viene chiesto il suo rinvio a giudizio; la Procura di Roma gli sequestra 22 milioni e la Consob lo sanziona per 10,4 milioni. Nel dicembre 2008 patteggia tre anni, coperti dall’indulto. Oltre alla scalata a RCS era coinvolto nella vendita fittizia di un immobile, in questioni legate a Confcommercio ed ENASARCO. La giustizia gli confisca un milione della Magiste.

Il fallimento della Magiste International è decretato nel 2007. Le sue proprietà, tra cui alcune ville prestigiose, vanno all’asta, e la società versa oltre 100 milioni all’erario. Nel 2018 verrà assolto dall’accusa di bancarotta. Per la scalata BNL-Unipol inizialmente condannato, viene assolto in via definitiva nel 2015.

In seguito, continua a operare nel settore immobiliare di lusso a Londra e Monte Carlo. Nel 2016 viene arrestato per false fatturazioni e condannato a tre anni e quattro mesi, venendo scarcerato nel 2017. Nel 2018 un nuovo arresto per corruzione legata a un contenzioso fiscale. Nel 2023 emerge l’accusa di truffa da due milioni di euro ai danni della procedura di concordato della Magiste.

Ma non solo gli affari. Anche la vita sentimentale di Ricucci è finita spesso sotto i riflettori. Sposato in prime nozze all'inizio degli anni Novanta con Linda Maria Imperatori, cugina di Gianfranco Imperatori, ex vicepresidente del Banco di Santo Spirito nonché ex presidente di Mediocredito, nel 2005 convola a nozze all'Argentario con una cerimonia sontuosa di rilevanza nazionale con l'attrice Anna Falchi, dalla quale si è separato consensualmente nel 2007 (il divorzio arriva nel 2011). Ha un figlio, Edoardo, nato nel 1993.