Cronache
Tav, arriva la "bocciatura". Salvini: "Opera a metà? Più utile finirla"
Tav Torino-Lione, arriva la "bocciatura": non passa l’esame costi-benefici
Sarebbe una bocciatura dell'opera quella contenuta nell'analisi costi-benefici sulla Tav, la linea ferroviaria ad Alta velocita' fra Torino e Lione. Il documento è stato consegnato ieri al ministero delle Infrastrutture dal professor Marco Ponti, presidente del gruppo di esperti indicato sette mesi fa dallo stesso Danilo Toninelli. Secondo quanto riportano diversi quotidiani stamane sulla base di fonti, la decisione finale verrebbe rimessa al governo, che ne discutera' al suo interno e fara' tutte le valutazioni del caso. Ma dal punto di vista strettamente tecnico il completamento dell'opera, per la quale sono gia' stati scavati 21 chilometri di gallerie su un tracciato complessivo di 270, viene considerato "non vantaggioso, inopportuno" si legge su Il Corriere della Sera. Secondo il gruppo di esperti, riporta il giornale, gli effetti in termini di miglioramento dei tempi di percorrenza, di abbattimento delle emissioni per lo spostamento del traffico dalla gomma alla rotaia, di crescita dell'economia per i cantieri della stessa opera non giustificherebbero la spesa prevista. Ponti aveva dato ieri sera la notizia di aver consegnato il documento senza aver fatto alcun cenno sul suo contenuto. "Il documento ricevuto dal professor Ponti e dalla sua task force avevano fatto sapere fonti del Mit e' una bozza preliminare". Ed e' "allo studio della Struttura tecnica di missione del ministero per un vaglio di conformita' rispetto alle deleghe affidate". In ogni caso, sempre secondo il ministero, "l'analisi di carattere tecnico economico e la parallela analisi giuridica andranno doverosamente condivise con la Francia, la commissione europea e in seno al governo, prima della loro pubblicazione".
Tav: Salvini, se opera e' a meta' piu' utile finirla
"Non parlo di indiscrezioni giornalistiche, anche perche' in questi sei mesi ho letto sciocchezze mai esistite. Io sono a favore, lo ribadisco. Se l'opera e' a meta' e' piu' utile finirla, che fermarsi". Cosi' sul Tav il ministro dell'Interno dell'Interno, Matteo Salvini, in un'intervista a Rtl.
Tav: Salvini, richiesta referendum nessuno potrebbe fermarla
"Se chiedessero un referendum con un governo che si basa sulla partecipazione diretta, sulla democrazia e sull'ascolto dei cittadini, nessuno vorrebbe e potrebbe fermare la richiesta di referendum ovviamente". Lo ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, a Rtl 102.5 parlando della Tav. "Io sono a favore, l'ho sempre detto che se c'e' un'opera a meta' e' bene finirla, vediamo i tecnici che numeri ci portano in dote".