Cronache
Tempesta solare in arrivo, il mondo rischia di rimanere al buio. Cresce la paura di blackout globali
L'allarme della Nasa è chiaro: il mondo rischia una serie di pesanti blackout dovuti all'arrivo di una forte tempesta solare
Tempesta solare in arrivo, il mondo rischia di rimanere al buio. La Nasa: "Si temono blackout globali"
Non bastano i venti di guerra internazionali. Negli ultimi giorni, la Nasa ha registrato un'intensa attività solare che, secondo l'agenzia aerospaziale, rischia seriamente di portare a blackout su scala globale. Descritto dal Daily Mail come un brillamento solare "freddo", questo fenomeno ha una temperatura di circa 36.000 gradi Fahrenheit, significativamente inferiore ai 144.000 gradi tipici dei brillamenti "caldi".
La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha emesso un avviso questo lunedì, indicando che tale flusso di plasma scuro proveniente dalla nostra stella potrebbe causare gravi danni e pesanti fluttuazioni delle reti elettriche.
L'impatto di questa eruzione di energia potrebbe disturbare le comunicazioni radio, le operazioni aeree e satellitari, con un picco di probabilità previsto per venerdì 26 luglio. Nonostante siano meno caldi, i brillamenti solari "freddi" non sono meno intensi in termini di radiazioni a microonde e producono frequenze di picco più elevate attraverso il processo di sincrotrone.
L'eruzione, classificata come di classe M, è avvenuta domenica dall'area delle macchie solari denominata AR3757. La NOAA prevede un 60% di possibilità di ulteriori eruzioni di media intensità nelle prossime 24 ore e un 15% di probabilità per un'eruzione di classe X, la più intensa.
Tali eventi necessitano di grande attenzione, in quanto possono causare blackout radio globali, come dimostrato dall'interruzione che ha colpito alcune regioni dell'emisfero occidentale e dell'Asia all'inizio della settimana, con il blackout più significativo registrato nel Pacifico, secondo il centro di previsione meteorologica spaziale dell'Università di Atene.
Ma non è tutto. Si prevede, infatti, che il prossimo biennio vedrà un aumento delle tempeste solari, con un picco atteso nel luglio 2025. Jonathan McDowell, dell'istituto di ricerca Smithsonian e del centro di astrofisica di Harvard, ha espresso preoccupazione per le possibili tempeste di grandi dimensioni nei prossimi anni, sottolineando i rischi per gli operatori satellitari.
Comunque, oltre a influenzare le comunicazioni e le reti elettriche, le tempeste solari possono anche generare gigantesche aurore nel cielo. Nel caso in cui le comunicazioni venissero interrotte, se non altro qualcuno potrà sicuramente godersi uno spettacolo a dir poco mozzafiato.