Cronache
Acerra, appalti per smaltimento a pluricondannato per reati ambientali
LA DENUNCIA DEL M5S: "APPALTI DI SMALTIMENTO A UN PLURICONDANNATO PER REATI AMBIENTALI"
ACERRA, IL CUGINO DI TRE FRATELLI CONDANNATI PER SVERSAMENTI ILLEGALI VINCE APPALTI PER SMALTIMENTO
Un pluricondannato per reati ambientali che vince appalti di smaltimento. In Italia succede anche questo. O almeno così sembra, stando a un esposto presentato da un gruppo di attivisti locali del Movimento Cinque Stelle al Comune di Acerra, luogo dove sarebbe avvenuto il fattaccio. Il protagonista sarebbe un cugino dei Pellini, i tre fratelli e imprenditori acerrani condannati in via definitiva per disastro ambientale nella Terra dei Fuochi per milioni di tonnellate di scorie tossiche versate nei terreni e nei canali.
ECCO CHI E' IL VINCITORE DEGLI APPALTI
E il beneficiario degli appalti, che riguardano la rimozione dei rifiuti nelle campagne e negli edifici municipali e all’espurgo delle fogne del patrimonio comunale per un totale di circa 300 mila euro, è stato visto nelle scorse settimane insieme a uno dei fratelli Pellini in un ristorante di Marcianise. Come spiega il Mediano, il vincitore degli appalti è riuscito a ottenere questo tipo di rapporto d’affari con la pubblica amministrazione grazie al fatto che i vari reati per i quali è stato condannato in passato, in via definitiva, sono stati “estinti” nel 2015 per buona condotta. Reati che andrebbero dalla ricettazione continuata in concorso, detenzione illegale di armi e munizioni continuata in concorso, violazione delle norme sul controllo delle armi e degli esplosivi continuata in concorso fino alla più recente condanna per violazione delle norme sulle aree protette. Particolare che ha mandato su tutte le furie il M5s.
LA DENUNCIA DEL M5S: "APPALTI DI SMALTIMENTO A UN PLURICONDANNATO PER REATI AMBIENTALI"
“Il soggetto beneficiario degli appalti di smaltimento del Comune di Acerra era un pluricondannato che tra i tanti crimini sulla fedina penale “vantava” anche quello di disastro ambientale e violazione delle norme sulle aree protette, reati poi estinti per buona condotta”, spiegano i deputati del MoVimento 5 Stelle in Commissione Ambiente alla Camera dei Deputati. “Siamo inorriditi e sconvolti al tempo stesso di fronte all'ennesimo intreccio criminale tra pubblica amministrazione e criminalità organizzata. La domanda sorge spontanea: quale funzionario onesto avrebbe mai il coraggio di assegnare appalti da 300mila euro per smaltire rifiuti a un personaggio di questa natura, per di più cugino dei “famosi” Pellini già condannati per milioni di tonnellate di scorie tossiche sversate nella Terra dei Fuochi? La risposta è Nessuno. È palese che chi doveva controllare, non lo ha fatto e pagherà per questo. Siamo uniti e compatti per fare luce sulla vicenda quanto prima, grazie all’impegno degli attivisti del Movimento Cinque Stelle della zona, che hanno già consegnato alla segretaria comunale di Acerra e al responsabile dell’anticorruzione un esposto per chiedere chiarimenti in merito alla vicenda gravissima, a tratti surreale”, proseguono i deputati. Parliamo di un’azienda neanche iscritta all’albo nazionale dei gestori ambientali, e quindi mai autorizzata a ogni tipo di bonifica dei siti contaminati. Il protocollo d’intesa firmato da 7 ministri del Governo Conte qualche giorno fa, è un segnale chiaro e forte che vogliamo dare a tutti. Le cose possono e devono cambiare immediatamente perché presto nessuno potrà mettere più le mani sulla Terra dei Fuochi”, concludono i deputati.