Cronache
Treviso, dipendenti sfruttati tra turni massacranti e stipendi miseri
Operai pagati 3,20 l'ora in calzaturifici, tomaifici e laboratori tessili in Veneto
A Borso del Grappa, all'interno di un tomaificio, è stata invece arrestata una donna 41enne di origini cinesi mentre sorvegliava e controllava 8 operai di origini pakistane impegnati in mansioni di manodopera, dei quali sei assunti con contratto ''part-time'' e due irregolarmente presenti sul territorio nazionale.
Agli 8 lavoratori venivano corrisposti 3,50 euro l'ora, con turni giornalieri di 10 ore, senza diritto ai periodi di riposo settimanale e di ferie. Anche qui è stata sospesa l'attività imprenditoriale e sono state comminate sanzioni amministrative per 78.444 euro e ammende per 27.272 euro.
Ancora ad Asolo, all'interno di un tomaificio e di un laboratorio tessile, sono stati invece denunciati tre cinesi, due donne e un uomo, accusati di aver impiegato 3 operai pakistani e 2 cittadini cinesi, tutti assunti con contratto ''part-time'', regolarmente presenti in territorio nazionale, con retribuzione oraria di 3,20 euro, turni giornalieri di 10 ore, senza diritto ai periodi di riposo settimanale e di ferie, in ambienti di lavoro privi dei regolari requisiti disicurezza e igiene, mettendo loro a disposizione alloggi in precarie condizioni igieniche, ricavati all'interno di locali dei due laboratori, dove davano ospitalità anche a una terza cinese, irregolare sul territorio nazionale.
Sono state applicate anche in questo caso un provvedimento di sospensione di entrambe le attività imprenditoriali, sanzioni amministrative per 26.500 euro e ammende per 176.122 euro.
Gli undici cittadini pakistani sono stati trasferiti all'interno di strutture protette.