Cronache
Usa, ricercatore vive da 75 giorni sott'acqua: è record mondiale. VIDEO
Un ex sommozzatore della Marina Usa punta a restare 100 giorni in immersione per verificare le conseguenze sull'organismo umano
Usa, vive sott'acqua da 75 giorni a nove metri di profondità e batte tutti i record mondiali
Vive da 75 giorni sott'acqua, in una stanza a nove metri di profondità. Il record di permanenza in un ambiente non pressurizzato spetta a Joseph Dituri, docente e ricercatore di Ingegneria Biomedica presso l'Università della Florida meridionale ed ex subacqueo della U.S. Navy, la Marina degli Usa. Dituri si trova da circa due mesi e mezzo nella Jules Undersea Lodge, una sorta di mini appartamento di 55 metri quadrati sito nel cuore di una laguna nell'arcipelago delle Florida Keys, negli Stati Uniti. L'obiettivo di questo esperimento è studiare gli effetti a lungo termine sulla salute dell'essere umano che vive in ambienti iperbarici. Così, giorno dopo giorno, è lo stesso Dituri a testimoniare il tutto, postando video e scatti sui suoi profili social.
Prima di lui, a stabilire il precedente record di 73 giorni, ci hanno pensato due biologi del Tennessee nel 2014, sempre nello stesso posto e alla stessa profondità. L'obiettivo di Dituri è restare sott'acqua per almeno 100 giorni. L'ingegnere biomedico spera che i dati raccolti sul suo organismo durante la permanenza sott'acqua possano essere utili per trattare determinate condizioni, come ad esempio le lesioni cerebrali, in quanto una pressione del genere potrebbe inoltre rallentare i processi legati all'invecchiamento e migliorare la longevità. Tuttavia, le minacce sono non poche.
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La camera sottomarina è dotata di grandi pareti trasparenti, ma a nove metri di profondità arriva solo la metà della luce solare a cui di solito siamo esposti. Per questo, tra i problemi cui sta sicuramente andando incontro vi è una carenza di esposizione alla luce solare, che è principale responsabile della sintesi di vitamina D. Inoltre, va anche tenuto in considerazione il fattore psicologico legato al prolungato isolamento in un ambiente ridotto. Ciononostante, l'ingegnere biomedico è molto attivo sui social network. Come racconta lui stesso, infatti, le sue giornate iniziano molto presto (alle 05:00 del mattino) per fare attività fisica. Al momento la cosa che gli manca di più è “letteralmente il sole”.