Cronache
Venezia, parroco si spogliava con i ragazzi: patteggia per adescamento
L'imputato è l'ex parroco dei Carmini di Venezia, ora sospeso dalla curia. Il caso era stato denunciato dallo psicologo di uno dei giovani coinvolti
Venezia, parroco accusato di spogliarsi insieme a minorenni patteggia: per lui un anno e quattro mesi di carcere
Ha patteggiato, alla fine, l’ex parroco dei Carmini di Venezia, accusato di essersi più volte spogliato insieme ad alcuni ragazzi minorenni della sua parrocchia. Archiviata l’accusa di violenza, il patteggiamento riguarda il reato, minore, ossia l’adescamento. Il caso, riporta il Corriere della Sera, è diventato pubblico a metà aprile, quando il patriarca Francesco Moraglia è stato sentito, come testimone, in tribunale nell’ambito del processo al Corvo.
In quella circostanza, Moraglia in aula aveva rivelato: "Il parroco confinante mi disse di aver saputo da alcune catechiste che il sacerdote aveva avuto comportamenti non conformi con un gruppo di ragazzi minori, io l’ho chiamato subito e lui dopo pochi istanti ha detto che quelle cose erano vere. È stato allontanato e ha accettato il cammino proposto, compreso un percorso di supporto psicologico". Ossia due anni (già conclusi) di percorso, cinque anni (fino al 2027) senza poter dire messa con il divieto in perpetuo di ricoprire ruoli che implicano il contatto con minorenni: non potrà più essere parroco.
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A presentare denuncia contro il sacerdote non erano stati i familiari dei ragazzi coinvolti, bensì lo psicologo che seguiva uno dei giovani della parrocchia tanto che il procedimento penale è nato quasi due anni dopo la segnalazione fatta al Patriarcato, il 27 luglio 2020. Il procedimento è stato aperto dal pm Giorgio Gava nel 2022, sulla base della testimonianza del terapeuta.
Due le accuse iniziali: violenza sessuale e adescamento. Sulla base delle testimonianze e su richiesta del suo legale, l’avvocato Massimiliano Cristofoli Prat, il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione dall’accusa più grave, quella di violenza: è emerso con certezza che non ci sono state molestie o atti sessuali. Di contro, era rimasta in piedi l’adescamento: il parroco ha scelto di patteggiare una condanna di un anno e quattro mesi. Nel frattempo, si è appunto concluso il procedimento ecclesiastico.