Verona, donna segregata per due settimane in un cassone. Arrestato l'aguzzino
L'uomo era già stato denunciato 10 anni fa per violenze sessuali
Verona, donna segregata per due settimane in un cassone. Arrestato l'aguzzino
Una donna è stata ritrovata dai carabinieri rinchiusa in un cassone per mele sotto il sole nei campi di Sommacampagna, in provincia di Verona. La donna, 40enne di origini polacche, è stata segregata per 14 giorni e aveva la bocca chiusa da del nastro adesivo.
Per il suo aguzzino, un imprenditore agricolo di 53 anni residente a Bolzano, sono subito scattate le manette: le accuse sono quelle di sequestro di persona e tortura. La donna lavorava nei campi e avrebbe avuto una relazione con l’imprenditore. L’ennesima lite, che risale al 14 agosto scorso, avrebbe portato il 53enne a rinchiudere la polacca nel cassone, concedendole una mela e una bottiglietta d’acqua al giorno.
I lamenti della donna non sono però passati inosservati, e i contadini di un campo attiguo hanno subito lanciato l’allarme, avvertendo le forze dell’ordine. L’intervento dei carabinieri di Villafranca di Verona e della la Polizia Stradale ha messo fine alla prigionia della donna che è stata ricoverata in stato di choc all’ospedale di Villafranca.
L'uomo era già stato denunciato 10 anni fa per violenze sessuali
L’uomo era già stato denunciato 10 anni fa per violenza sessuale nei confronti di una minorenne. I carabinieri hanno provveduto a denunciare anche un complice dell'uomo, un polacco di 32 anni, suo collaboratore agricolo, che lo aveva aiutato ad imprigionare la vittima.
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