Cronache
Via Condotti (Roma), le boutique contro l'Antico Caffè Greco: "Via i tavolini"
Intervista a Carlo Pellegrini, amministratore delegato dell’Antico Caffè Greco: "Noi sotto attacco speculativo"
Lo storico bar frequentato da Ennio Flaiano, Renato Guttuso e Sandro Pertini rischia la chiusura. Le vetrine dei grandi marchi contro le pedane esterne.
Tavolini si, Tavolini no. Ing. Pellegrini che succede in via Condotti?
In un momento di eccezionale gravità come quello che stiamo vivendo, nel quale a subire più danni sono stati proprio i Pubblici Esercizi e i loro dipendenti, riteniamo più che fondato il diritto ad estendere i dehors, come stabilito dalla legislazione di emergenza Covid. Faccio presente, inoltre, che i nostri eleganti Salottini all’aperto sono un valore aggiunto per la più importante strada di Roma e le restituiscono quel senso di convivialità e comunità che le è appartenuto da sempre. Speravamo in uno slancio di solidarietà da parte dei grandi marchi della moda. Abbiamo visto clienti che, mentre degustavano un caffè o altre delizie, sono stati attratti dalle vetrine e sono entrati nei negozi delle griffe per acquisti
E invece come sono andate le cose?
Alcuni hanno preferito la strada della carta bollata e si sono rivolti anche al primo Municipio, qui c’è stata una grande sorpresa per come le loro tesi siano state accolte senza minimamente ascoltare le nostre ragioni, che non sono solo quelle dell’azienda, ma anche delle tante persone che ci lavorano. Noi abbiamo a cuore la sorte dei nostri dipendenti e delle loro famiglie, ma questo sembra non interessare a chi, dopo essersi vestita con la bandiera dei diritti dei lavoratori facendosene un vanto, oggi calpesta i suoi ideali originari per soddisfare i capricci delle multinazionali della moda e del lusso. Mi riferisco ai vertici del primo municipio che ci hanno intimato di rimuovere i tavoli esterni. Abbiamo fatto ricorso al TAR, che non si è ancora pronunciato nel merito.
Il tardivo e sconclusionato provvedimento Municipale, se confermato in sede di giudizio amministrativo, metterebbe a rischio la sopravvivenza stessa del Caffè Greco, già stremato dalle misure anti-covid e dall'estenuante contenzioso con l'Ente proprietario del ‘contenitore murario’. Andrebbero inoltre persi gli investimenti già attivati e interrotte le nuove assunzioni previste in prospettiva della ripresa. Infatti, le preoccupazioni sul contagio nei luoghi chiusi portano la clientela a prediligere sempre e comunque i salottini all’aperto, senza i quali verrebbe irrimediabilmente pregiudicato il necessario equilibrio economico, indispensabile per un bene di pubblica fruizione che non gode di alcun sussidio pubblico.
In ogni caso, per favorire l’utilizzo da parte dei clienti degli Storici spazi interni, stiamo informando i clienti che il Caffè Greco è dotato di un impianto di ricambio dell’aria al 100%, senza alcun ricircolo e prelevata dalla sommità dell’immobile, ben lontano da ogni possibile contaminazione.