Culture

A Teggiano al via una festa mai vista prima per la sua principessa Costanza

Eduardo Cagnazzi

Il corteo sarà composto da 250 nobili, oltre 600 figuranti, sbandieratori, musici e tamburine. La cittadina del Vallo di Diano al centro dell'attenzione

Un corteo storico ricchissimo di presenze, come non si era mai visto: 250 nobili, più di 600 figuranti, con le famiglie Sanseverino e Montefeltro al gran completo e l’inedita presenza dei Baroni Ribelli a fare da filo conduttore tra i festeggiamenti per le nozze e l’assalto al Castello. Sono soltanto alcune delle novità che caratterizzeranno la 26^ edizione de “Alla Tavola della Principessa Costanza” in programma 11, 12 e 13 agosto a Teggiano, nella Valle del Diano Cambiare sempre, restando sempre fedele a sé stessa: è il segreto della kermesse organizzata dalla Pro Loco cittadina con il supporto del Comune e della Regione Campania, e che vede come sponsor principale la Banca del Cilento, di Sassano e Vallo di Diano e della Lucania.

Le novità dell’edizione 2019 della Festa Medievale regina dell’estate, in programma come sempre nella città museo del Vallo di Diano l’11,12 e 13 agosto, hanno tutte un denominatore comune: la volontà di regalare alle migliaia di persone presenti nel corso della tre-giorni un’esperienza di coinvolgimento visivo, intellettuale ed emotivo totale. “Quest’anno più che mai -assicura il presidente della Pro Loco Teggiano Biagio Matera- sembrerà di essere seduti davvero alla Tavola della Principessa Costanza, e di partecipare ai festeggiamenti per le sue nozze. Garantendo il giusto equilibrio tra tradizione e innovazione, la sfida della Pro Loco Teggiano è quella offrire lo stesso senso di stupore e di meraviglia a chi viene per la prima volta, ma anche a chi ritorna. Ovviamente siamo consapevoli che a rendere unica questa manifestazione sono le sue peculiarità: uno scrigno ricchissimo di arte e di monumenti, storia, cultura, spettacolo, e gastronomia, e la partecipazione di una intera comunità”. A questo proposito un pensiero particolare il presidente Matera ha voluto orgogliosamente rivolgerlo ai tanti giovani che saranno protagonisti della tre-giorni. Tra questi i musici, gli sbandieratori e le tamburine dello Stato di Diano. “Per la particolarità di essere tutte donne, le nostre Tamburine -ha sottolineato- rappresentano un fiore all’occhiello per la Pro Loco Teggiano, oltre che una splendida eccezione a livello nazionale”.

Per il sindaco di Teggiano Michele Di Candia la cittadina sta vivendo una trasformazione turistica all’insegna dell’arte. “Prima di tutto -ha detto Di Candia- mi corre l’obbligo di ringraziare la Regione Campania per l’attenzione che ha dimostrato verso questa manifestazione attraverso il nostro Assessore di riferimento, Corrado Matera. Con la collaborazione dell’Assessorato Regionale al Turismo e grazie al successo della nostra Festa Medievale, Teggiano ha legittimato quest’anno il suo posizionamento strategico e culturale come punto di passaggio tra Napoli e Matera, città della Cultura. Il progetto legato alla Congiura dei Baroni -ha aggiunto Di Candia- prevede appuntamenti invernali che ci consentiranno di promuovere il territorio tutto l’anno”.

Se “condivisione” sembra essere la parola d’ordine di questa 26^ edizione della kermesse, lo si deve in gran parte alle intuizioni di Enzo D’Arco. Il nuovo direttore artistico si è avvicinato in punta di piedi e con grande predisposizione all’ascolto ad una manifestazione così ricca di storia e di successi, e poi ha dato il suo contributo “registico” intervenendo su alcuni aspetti, per renderli ancora più partecipativi. “L’idea -spiega- è quella di dare un segnale di apertura già a partire dal corteo, suggerendo anche emotivamente una maggiore partecipazione. Nella stessa direzione siamo andati anche con lo spostamento della Tribuna: il palco sarà diviso in due, utilizzando per il pubblico i dislivelli presenti, che diventeranno come gradinate di un anfiteatro”.

Grande curiosità per la prima uscita “pubblica” dei due giovani ai quali sono stati affidati i ruoli di Costanza e Antonello. Greta De Paola e Vincenzo La Maida, con la loro semplicità e i loro sorrisi, hanno già conquistato tutti. “È un’emozione fortissima -ammette Greta, 19 anni e universitaria- perché quello di Costanza è un ruolo che non mi sarei mai aspettata di ricoprire. Da anni partecipo alla manifestazione come popolana, rendendomi utile anche in Taverna. Interpretare la Principessa Costanza mi rende davvero molto orgogliosa, e spero di esserne all’altezza”.  Anche Vincenzo si dice onorato di essere stato scelto per il ruolo di Antonello: “Sono contento di fare questo debutto insieme con Greta, per me significa davvero molto. Il legame con la nostra Festa Medievale è fortissimo, e non a caso siamo stati scelti anche perché, entrambi, partecipiamo alla kermesse da tanto tempo, anche se in ruoli diversi. Insomma: Costanza era proprio nel nostro Dna”. 

La spettacolare macchina del tempo, capace di riportare indietro di oltre 500 anni le lancette degli orologi, sta dunque per riattivarsi. “Anche quest’anno, dopo la mezzanotte, ci sarà l’assalto al Castello, organizzato dalla Scabec Regione Campania e diventato un momento molto atteso da tutti i turisti.