Culture

Biennale del cortometraggio Vicenza, Dal Molin: “Dedico un focus alle donne”

Di Oriana Maerini

Intervista a Luca Dal Molin, ideatore e direttore artistico della Biennale del Cortometraggio di Vicenza

La Biennale del Corto di Vicenza, giunge alla sua terza edizione e apre la nuova stagione cinematografica, dopo la devastante l’epidemia da Covid 19. In programma dal 18 al 26 Settembre al Teatro Astra, presenterà 300 opere da tutto il mondo divise in diverse sezioni, tanti eventi, e ospiti di rango che daranno lustro a questa coraggiosa manifestazione ideata e diretta con passione e caparbietà da Luca Dal Molin.

Si inizia il 18 settembre con la serata inaugurale alla presenza di Daniele Ciprì, geniale regista, che con Franco Maresco negli anni ’90 diedero vita a Cinico TV, trasmissione cult di mini sketch che si vedono ancora su Blob. Il teatro Astra, come sede di tutte le proiezioni, sarà palcoscenico di incontri e riconoscimenti.

A Vicenza arriveranno anche Marco e Antonio Manetti, geniali registi, sceneggiatori e direttori della fotografia che da filmmakers indipendenti si sono fatti un nome a livello internazionale con i loro film a metà strada tra la commedia ed il musical (Song’e Napule, Ammore e Malavita) e per il prossimo tanto atteso “Diabolik” che uscirà in sala il prossimo dicembre. Ma la Biennale del Corto di Vicenza non è solo cinema. Per saperne di più Affari ha intervistato Luca Dal Molin, imprenditore e operatore culturale che ha accesso la luce del cinema nella città del Palladio.

Quali sono le novità di questa terza edizione?

La Biennale quest’ anno  manterrà la vocazione rivolta agli short: saranno presentati oltre 300 corti divisi in sezioni. Omaggeremo due festival italiani (Mantova Lovers e Video Essay Festival di Roma),  e dedicheremo un focus alla Polonia con 10 corti del centro di cinematografia di Cracovia e  un omaggio ai corti di Agnes Varda. Molti saranno gli ospiti eccellenti, volti noti del panorama cinematografico italiano: i Manetti Bros., Umberto Contarello (al quale sarà conferito un premio per la sceneggiatura), Lorenza Indovina, Michela Andreozzi, i fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio e il musicista Danilo Rea (al quale sarà conferito un premio per la musica).  La novità di quest’anno è un focus, uno speciale tutto dedicato a registe e attrici curato da Barbara Taricone di Sky. Inoltre, un grande evento per la città di Vicenza sarà la mostra realizzata dal duo svedese Nathalie Djumberg e Hans Berg, che esporranno nella sala degli Zavatteri in Basilica Palladiana. Si tratta di  particolari installazioni che esprimono il meglio della loro commistione tra arte e musica. Lei è una grande artista contemporanea, lui un musicista notissimo negli ambienti dell’elettronica e della sperimentazione. 

Com’è stato organizzare un festival cinematografico in tempo di Covid?

È stato un periodo lungo e difficile, in certi momenti anche molto incerto e pieno di insicurezze , oggi le cose mi sembrano per fortuna un po’ migliorate, anche se la gestione della pandemia é ricca di contraddizioni e con una comunicazione pessima. Ci sono state molte difficoltà per allestire questa biennale anche se siamo giunti ai blocchi  di partenza .

Perché ha scelto Vicenza come città d’elezione per questo festival?

Vicenza e, una bellissima città ricca di arte, con un pubblico attento e sensibile. Da qui l’idea di fare un progetto costante negli anni e di crescita esponenziale. Io sono veneto e sono molto legato a questa  regione anche se ho fatto molte esperienze in tante altre città. Inoltre mi piacciono le sfide: qui ho già fatto tre edizioni in futuro non si sa mai.....

In Italia i cortometraggi non hanno mercato. Ha un senso puntare su questa formula?

Si,purtroppo, in Italia non esiste un mercato del cortometraggio come nel resto d’Europa; mancano la mentalità, l’approccio, la visibilità , e la conoscenza. Per questo è necessario sensibilizzare il pubblico ed i media. Questa operazione  deve essere condotta, però, anche dalle istituzioni, promuovendo iniziative come queste , sostenendole e cercare soprattutto di capirle. Il cinema è un patrimonio importantissimo per l’umanità.

La terza edizione consacra il successo di questo festival…..Qual è il suo segreto?

Il successo è la capacità di reinventarsi di far conoscere il cortometraggio e i suoi registi in tutte le sfaccettature, il saper rischiare con una programmazione curiosa e coinvolgente. È un grande plauso alle persone che collaborano con me. È un grande merito anche ai nostri partner, perché senza di loro la biennale non esisterebbe. 

Anche quest’anno arriveranno nella città del Palladio ospiti illustri…

Si, molti nomi famosi del mondo dello spettacolo hanno aderito al mio invito.  anche questo anno ospiti illustri: i Manetti Bros., Umberto Contarello (al quale sarà conferito un premio per la sceneggiatura), Lorenza Indovina, Michela Andreozzi, i fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio e il musicista Danilo Rea (al quale sarà conferito un premio per la musica). I Manetti Bros si racconteranno in un incontro con il critico cinematografico Mario Sesti  sabato 25 settembre da non perdere, 
Per Daniele Cipri è un ritorno alla biennale era già venuto nella prima edizione , lui sarà presente all’inaugurazione  con delle sorprese che non voglio anticipare . 

La “chicca” di questa edizione è l’anteprima del teaser di “Gotico Padano”, un omaggio ad un celebre film di Pupi Avati. Come l’ha scoperto?

Due bravi registi veneti, Roberto Leggio e Gabriele Grotto mi hanno fatto conoscere questo interessante progetto  ed io ho colto l’opportunità di rendere omaggio al maestro Pupi Avati a questo film di cult “La casa dalle finestre che ridono”, una pellicola che, ancora oggi affascina le nuove generazioni. Sicuramente la biennale sarà  un ottimo spazio e vetrina per il film ancora in progress. Il teaser molto avvincente ti fa ritornare indietro negli anni.

E’ anche un omaggio ai registi veneti?

E’ sempre importante valorizzare gli autori, che siano veneti o siciliani, e credere nel loro lavoro, stimolarli e incentivarli,rassegne come queste sono importanti per la visibilità la conoscenza , e sull’ importanza di un lavoro fatto nel territorio di appartenenza. Per Roberto Leggio si tratta della sua seconda opera dopo il pluripremiato “Road to L. – Il mistero di Lovecraft”.

Cosa si aspetta da questa edizione?

Penso che sia un grande traguardo essere arrivati alla 3 edizione! Ora non ci resta che divertirci e far divertire Vicenza con questa terza edizione della biennale del cortometraggio . Viva il cinema!