Culture

Dante Alighieri, le celebrazioni in Toscana nei 700 anni dalla morte

ANDREA CIANFERONI

Previste due giornate, il 25 marzo e il 14 maggio, dedicate al Sommo Poeta nei 700 anni dalla sua scomparsa e una app promossa da Fondazione Sistema Toscana

Previste due giornate, il 25 marzo e il 14 maggio, dedicate al Sommo Poeta nei 700 anni dalla sua scomparsa.  E' quanto prevede il calendario di eventi interattivo e multimediale con il coinvolgimento dei 94 comuni e delle sette aree geografiche (Lunigiana, Garfagnana, Casentino, Mugello, Maremma e Val di Chiana) citate da Dante nei canti della Divina Commedia.

Due giornate, il 25 marzo e il 14 maggio, consacrate a Dante. Un calendario di eventi unico, interattivo e multimediale per promuovere le iniziative che tutte le realtà toscane - grandi e piccole, pubbliche e private – organizzeranno in occasione del 700esimo anno dalla morte del poeta simbolo dell’italianità, ma soprattutto della toscanità, nel mondo. Una app promossa da Fondazione Sistema Toscana che coinvolgerà turisti e appassionati di storia e letteratura in una colta e divertente caccia al tesoro basata sulla vita di Dante e sul suo rapporto con i territori. Il progetto ‘Le vie di Dante’, con itinerari turistici e cicloturistici appositamente progettati da Toscana Promozione Turistica nell’ambito di un progetto interregionale tra Toscana ed Emilia Romagna. Un documentario sulla vita del poeta che sarà trasmesso da Rai.doc. Una mostra fotografica gratuita ed itinerante, che unirà foto storiche Alinari e foto contemporanee di Sestini a tema dantesco, sarà allestita inizialmente al primo piano della Presidenza della Regione e poi proseguirà il suo percorso in vari Comuni per ritornare infine al Museo Casa di Dante a Firenze. Ma soprattutto la ‘carica dei 101’, dove per 101 si intendono le realtà – 94 Comuni e 7 aree geografiche (Lunigiana, Garfagnana, Casentino, Mugello, Maremma, Val di Chiana e Romagna toscana) - citate direttamente da Dante nei canti della Divina Commedia.

L'organizzazione sarà sviluppata dal 'Comitato per le celebrazioni dantesche', presieduto dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e composto dal direttore della Fondazione Sistema Toscana Paolo Chiappini, dal direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Palumbo, dal consigliere del presidente per i rapporti con gli enti locali Tommaso Triberti, dal responsabile per la cultura del Gabinetto del presidente Cristina Lanari, dal presidente della Commissione cultura del Consiglio regionale toscano Cristina Giachi, dall'assessore alla Cultura del Comune di Firenze Tommaso Sacchi e dalla portavoce di Giani Cristina Manetti.

“Dante Alighieri è da sempre ed in tutto il mondo il simbolo della Toscana – ha spiegato il presidente della Regione Eugenio Giani - Lui stesso nella Commedia non si è mai definito ‘fiorentino’, ma ben due volte, in canti fondamentali come il 10° dell’Inferno ed il 22° del Paradiso, si definisce o si fa definire ‘tosco‘. La sua è una toscanità diffusa, mostrata attraverso la conoscenza e la citazione diretta nelle terzine di ben 100 luoghi toscani e di un 101esimo luogo, cioè la Romagna toscana di Acquacheta e Castrocaro, che apparteneva ai confini toscani fino al 1925. Questi 101 territori saranno il nucleo fondamentale delle celebrazioni dantesche del 2021 ed ospiteranno tra giugno e settembre iniziative di vario tipo finalizzate a riscoprire, valorizzare e promuovere a fini culturali ma anche turistici il proprio legame con Dante. E’ questo che chiamo ‘la carica dei 101’, un fiorire di iniziative alle quali potranno aggiungersi altri eventi organizzati anche da tutti gli altri Comuni ed enti, anche se non esplicitamente citati dall’Alighieri: Dante è il padre culturale di tutta la Toscana e le celebrazioni in suo onore coinvolgeranno tutta la regione”.

“Il programma delle celebrazioni è una porta aperta – ha spiegato il presidente Giani – entro il 25 marzo ogni realtà toscana potrà aderire ed entrare a far parte di questo grande evento diffuso. Nel corso dell’anno ci saranno anche grandi eventi nazionali, ci saranno iniziative a Ravenna, dove Dante è morto 700 anni fa. Dunque questo calendario si arricchirà sempre più, ma per il momento sono due i giorni simbolo che abbiamo fissato: il ‘Dante Day’ del 25 marzo 2021 e il nuovo ‘Corteo delle bandiere’ previsto per il 14 maggio 2021. Il 25 marzo è storicamente una data toscana, è il capodanno toscano, ancora oggi ricordato a Pisa, il capodanno dell’Annunciazione ed è la data che Dante sceglie per iniziare il viaggio della Commedia. Il 14 maggio è invece la data in cui nel 1865, in occasione dei 600 anni dalla nascita del poeta, si tenne a Firenze il Corteo delle bandiere da Piazza Santo Spirito a Piazza Santa Croce, per celebrare la statua di Dante e l’inizio della stagione di Firenze Capitale d’Italia. Il 14 maggio auspico che le condizioni sanitarie siano tali da poter organizzare un nuovo corteo e che sia possibile prevedere anche un ritrovo di tutte le associazioni dantesche a Firenze, magari nel Salone dei 500”.

GLI UFFIZI DEDICANO UNA MOSTRA VIRTUALE ALLA DIVINA COMMEDIA ILLUSTRATA DA 88 TAVOLE DEL PITTORE CINQUECENTESCO FEDERICO ZUCCARI

Visibile online sul sito degli Uffizi,  ‘A riveder le stelle’ la mostra online con tutti i disegni di Federico Zuccari per la Divina Commedia, per la prima volta digitalizzati in alta definizione che illustrano il Poema, realizzati alla fine del Cinquecento dal pittore Federico Zuccari. La mostra apre ufficialmente le celebrazioni per il 700 anniversario della morte. Le illustrazioni della Commedia dello Zuccari sono state digitalizzate in alta definizione e organizzate in un percorso a tappe che permette di ammirarle per la prima volta nella loro interezza ed in ogni dettaglio. Gli 88 disegni, eseguiti dal pittore sul finire del Cinquecento, costituiscono la più imponente compagine illustrativa della Commedia realizzata prima dell’800. Creata tra il 1586 e il 1588, durante il soggiorno di Zuccari in Spagna, l’intera raccolta è entrata nella collezione degli Uffizi nel 1738, grazie alla donazione di Anna Maria Luisa de’ Medici, Elettrice Palatina. Da allora custodita nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, è stata esposta al pubblico, parzialmente, soltanto in due occasioni: nella grande mostra dantesca tenuta a Firenze in Palazzo Medici-Riccardi nel 1865 e alla Casa di Dante in Abruzzo nel 1993. A parte questi episodi, i disegni dello Zuccari sono rimasti perlopiù noti ad un pubblico ristretto di studiosi e appassionati: infatti come tutte le opere su carta essi sono normalmente custoditi in ambienti protetti, termoregolati, senza luce e possono (salvo limitate esigenze di studio) essere esposti solo ogni cinque anni. Anche da qui deriva la scelta degli Uffizi di digitalizzare nella sua completezza, rendendolo disponibile a tutti, questo consistente nucleo di fogli fisicamente fragile e per sua natura non adatto ad esser consultato regolarmente. Il percorso illustrato dallo Zuccari, che col fratello Taddeo fu un esponente di spicco del tardo Manierismo italiano, si dipana dalla selva oscura in cui Dante smarrisce la “diritta via” fino alle alte sfere del Paradiso, in un complesso gioco di rimandi tra parole e immagini. I fogli erano infatti anticamente rilegati in un volume: aprendolo, all’illustrazione sulla pagina destra corrispondeva, a sinistra, la trascrizione dei versi del poema e un breve commento dello stesso artista. Anche questi testi sono inclusi nella mostra virtuale ‘A riveder le stelle’.

DOVE E COME INCONTRARE IL SOMMO POETA A FIRENZE A SETTE SECOLI DELLA SUA MORTE

Il libro Emergenze Dantesche di Marco Ferri, edito da Linea edizioni di Padova in occasione dei 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri, consente al lettore di venire a conoscenza dei luoghi danteschi più caratteristici a Firenze. Della presenza del Sommo Poeta a Firenze è possibile vedere molti luoghi a partire dal Battistero di San Giovanni, in piazza Duomo, per finire in un’accademia settecentesca, che rappresentano l’alfa e l’omega della sua opera: di fronte ai suggestivi mosaici di Coppo di Marcovaldo, infatti quasi certamente il Poeta trasse ispirazione per la sua Commedia, così come nelle pagine di un manoscritto dell’epoca dei lumi si legge a chiare lettere che l’epitaffio visibile sul suo sepolcro ravennate, lo redasse lui stesso. Ma questo viaggio a Firenze alla ricerca dei modi e dei luoghi dove “incontrare” le “tracce” del Divin Poeta ci condurrà in spazi storici di Firenze: dal Museo Nazionale del Bargello all’antica sede dell’Arte dei Giudici e Notai, dall’ex-Chiesa di San Pier Scheraggio, oggi inglobata negli Uffizi, a piazza Santa Croce, dalle storiche biblioteche di città alla Società Dantesca e molti altri.Il libro, concepito e scritto dall’autore durante i mesi del primo obbligatorio confinamento dovuto all’emergenza sanitaria, si compone di 18 capitoli ed è completato dalla prefazione di Cristina Acidini, già Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino.

LE CELEBRAZIONI DI GUGLIELMO GIOVANELLI MARCONI, NIPOTE DELL’INVENTORE DELLA RADIO E DISCENDENTE DEGLI ALIGHIERI

Tra le celebrazioni previste nel 2021 per i 700 anni dalla scomparsa di Dante Alighieri ci sarà anche  la conferenza in streaming (ancora da definire la data di svolgimento) del principe Guglielmo Giovanelli Marconi, figlio di Elettra Marconi e discendente per parte paterna della famiglia Di Serego Alighieri. Il nobiluomo, che risiede nella centralissima via Condotti a Roma, è da pochi mesi direttore del Dipartimento di Scienze Umanistiche - Unimeier, Università di Medicina Integrata Economia e Ricerca di Roma: "Abbiamo inaugurato la nostra università lo scorso ottobre, in piena crisi Covid – sottolinea Giovanelli Marconi – ma volevamo lanciare un messaggio di speranza e di ottimismo soprattutto nei confronti dei giovani. Ed è quello che continueremo a fare anche nel 2021, attraverso dirette social e conferenze che possano aiutare la riflessione, come la più recente legata alla pandemia, in particolare alle “Conseguenze delle restrizioni', tra 'salute, economia, libertà' alla luce della nostra Costituzione, delle possibili violazioni”. “Continueremo a lavorare con l'università per una comunicazione positiva - ha poi continuato il principe - rivolta alle nuove generazioni, contro la depressione generale e per riappropriamoci della nostra storia e della nostra cultura”.

LA “BATTAGLIA” DI PUPI AVANTI PER LA REALIZZAZIONE DEL FILM SULLA VITA DI DANTE

''Gli italiani dovrebbero richiedere a gran voce un film su Dante, pretenderlo. Chi poi lo girerà è secondario. Ma perchè sono solo io a portare avanti questa battaglia? '' Lo ha detto Avati connesso on line con la 25 esima edizione del festival cinematografico Capri, Hollywood.  ''Il fatto che Rai Cinema sia 'sbloccata' è importante, ma non sufficiente. Non so quando partiremo....chiedetelo al ministro Franceschini''. ''Ho già fatto tantissimi annunci e interviste. il film è pronto, scritto con il coinvolgimento di un comitato di dantisti. Rai cinema c'è ma non basta. E' una produzione in costume, complessa, il cinema italiano non affronta da tempo una cosa del genere, e questo mi preoccupa molto - ha detto Avati nell'incontro con il direttore di Capri Hollywood Pascal Vicedomini. ''Fino a 30 anni avevo odiato Dante, come tutti quelli che si sono visti proposti i classici dalla scuola nel modo peggiore. Suggerisco a tutti di leggere per prima cosa la Vita Nova. Molte cose sono misteriose in Dante, di cui non abbiamo come è noto neppure un manoscritto. Credo che debba gran parte della sua poetica al dolore, la più grande scuola della vita. Basti ricordare che a 5 anni perse la madre, poi la via dell'esilio. scrivere un film su di lui, con la sua conoscenza sconfinata, è esperienza da far tremare i polsi. Io mi ci sono accostato con estrema umiltà ed ho trovato la 'password' narrativa in Boccaccio, il primo suo commentatore. Ed anche il primo che andò a Ravenna a incontrare la figlia, suor Beatrice, custode della tomba paterna, portando il risarcimento per le cattiverie subite dei fiorentini. Una partenza stupenda! Boccaccio cercò amici e sodali del cenacolo ravennate, poi scrisse il trattatello in laude che è la prima biografia di Dante, ci rivela il nome di Beatrice Portinari, sono cose che molti italiani magari non sanno''.