Culture

Il docufilm sul rossobruno Murelli presentato in anteprima da Affari

di Claudio Bernieri

L’editore rossobruno di Dugin fa outing con un film autobiografico

Murelli: “IO, RAGAZZO DI STRADA, CHE HO SCOPERTO IL NUOVO ORDINE MONDIALE” Il docufilm sul rossobruno Murelli presentato in anteprima da Affari

Di Claudio Bernieri

Savoini, Dugin, Mario Tuti, Lenin, Evola, Khomeini, Rifondazione Comunista… tutti insieme appassionatamente in due ore e mezzo di docufilm "Non siamo caduti in autunno" che sulla rete ha già avuto 2000 visualizzazioni in pochi giorni: il cuore nero del 68 si racconta. Ecco il fascio bolscevico Murelli in video : dagli anni dei sanbabilini, al giro della mala , fino al carcere con Vallanzasca e Mesina, e poi , dopo 11 anni di cella, la rinascita: le edizioni Orion , e il suggello della intellighenzja rossobruna orfana di Evola: le edizioni Aga , che stanno stampando tutto Alexandr Dugin.

Maurizio Murelli scrittore non conforme si racconta in un lunghissimo documentario del regista Umberto Baccolo, ( di area “Radio Radicale”, frequentatore del crogiuolo intellettuale de La corte dei brut di Rainaldo Graziani ) : le due ore e passa davanti al web-film scorrono filate senza sbadigli , si va dall’underground sanbabilino al labirinto della destra radicale, fino al Dugin pensiero e alla Insorgenza Planetaria. Murelli, ora tenebroso, ora dolce, ora drammaticamente sincero parla senza censure della lotta contemporanea e ciclopica tra populismo e neo liberismo dei Belliciao e dei moderati. E’ stato Murelli con le sue edizioni a sdoganare il termine di Nuovo Ordine Mondiale, e a parlare per primo , dopo Julus Evola, della rivolta “ contro un uomo grigio senza punti di riferimento” voluto dal mondialismo.

La telecamera di Baccolo è fissa su Murelli che parla su una poltrona dalla sua biblioteca, e racconta il “suo” 900: “ in gioventù ero un sanbabilino, la Repubblica Sociale era una fascinazione, si sentiva nell’aria una ebollizione di miti, i sansepolcristi…noi tutti eravamo convinti di non sopravvivere, vivevamo alla giornata”. E poi arrivò il giorno del dramma: cosi Wikipedia racconta di Murelli : “Il 12 aprile 1973 partecipò agli scontri tra neofascisti e forze dell'ordine, nel cosiddetto giovedì nero di Milano. Gli scontri culminarono con la morte dell'agente di polizia Antonio Marino, colpito in petto da una bomba a mano.Murelli fu arrestato assieme a Vittorio Loi, e incriminato per aver gettato le bombe (per quanto la bomba che uccise Marino fu lanciata da Loi, mentre quella tirata da Murelli non fece vittime). Fu infine condannato a diciotto anni di reclusione per concorso morale in omicidio”.

“Ho conosciuto il fior fiore della malavita in carcere, i più grandi criminali della cronaca, dal braccio destro del bandito Giuliano a Liggio, Mesina,Turatello, Vallanzasca.. E tanti brigatisti rossi, che mi dicevano in cella:la guerra è finita, i veterani dei due campi opposti si possono ora parlare. Ho dialogato con Primo Moroni , editore dei centri sociali… sono partito dall’humus di san Babila, tra i ribelli fuori legge, che si sentivano dei rejetti ,odiati da tutti, per approdare ora a Dugin. Ero un ragazzo di strada.”

Condannato nel ’73 ,dopo undici anni di carcere scrive un romanzo autobiografico, “Indian summer 70” dove simpatizza per hippies e vagabondi proto No Tav : oggi il nemico per Murelli è l’americanismo che succhia le coscienze , e per i militanti della destra radicale stampa la edizione integrale de “La Cittadella” di Saint Exupery, e critica le BR da “sinistra”: “non avevano una visione disincantata del potere, il loro ingenuo assalto al potere era una messinscena, non avevano capito che l’Italia era, ed è , una colonia del mondialismo.” ( vedi anche il video : https://www.youtube.com/watch?v=7pUs0aKn7-M)

E’ un “ gramscismo di destra” quello che propone Murelli: “ più dell’anticomunismo di un tempo, si può parlare oggi di antisovietismo, valutando la Unione sovietica di allora” spiega.

Ha avuto intensi colloqui con i primi leghisti , in un crogiuolo di iniziative, di circoli. Conosce Giorgetti, “ mai incontrato Salvini”.

Protoleghista, ha indicato l’est come punto di riferimento ai reduci del Msi; il faro? La Russia di Putin. Lancia la Geopolitca, ” che era stata sempre considerata una pericolosa teoria nazista.” Padre putativo del filosofo Diego Fusaro, il rossobruno Murelli sconcerta i no borders : clamoroso il suo endorsement verso Rifondazione Comunista negli anni preleghisti :

“ mentre il Pd scivolava verso la grande finanza , Rifondazione andava a recuperare una tradizione. Bisogna rimettere al centro della politica la contraddizione anti sistema e antimondialista”.

Oggi Murelli precisa che non vota, come ex carcerato è escluso dai diritti civili, ed è impegnato a diffondere la voluminoso summa di Alexandr Dugin, “ Il soggetto radicale.” Soggiorna spesso alla Corte dei Brut, buen ritiro del filosofo russo in Italia. Baccolo ha il merito di aver puntato la video camera su un sotterraneo “gramsciano di destra “che dall’underground approda alle librerie e inquieta maledettamente l’Espresso che lo mette nel girone dei postnazisti .

“ Ma uscirà presto una recensione sul Manifesto del mio film” ci annuncia Baccolo..

Vedremo un giorno l’ex sanbabilino Murelli da Lucia Annunziata a 8 e mezzo?

In questi tempi di quarantena sarà utile per lo spirito critico e non conforme passare due ore e mezza sulla rete ad ascoltare l’ex ragazzo di strada.