Culture
Intelligenza artificiale, un libro scritto da ChatGPT-4: "Imito, dunque sono?"
Su Affaritaliani.it la recensione del primo volume scritto dall'IA: “Imito, dunque sono?”
La decisione di lasciar parlare ChatGPT impegna inoltre a sorvegliare le sue prestazioni, sotto la vigilanza di una interrogazione preliminare che domanda cosa sia l’intelligenza – ma soprattutto, cosa sia la stupidità e chi siano i suoi seguaci. Eraclito, e prima ancora Aristotele, aveva inaugurato il percorso con cui la scienza e la politica in Europa hanno tentato di costruire una cinta di protezione a salvaguardia del sapere e del potere dall’influenza dell’imbecillità. Forse la storia della filosofia e dell’intero Occidente coincide con questo tentativo sempre fallito e sempre ricostruito; forse le promesse e le minacce dell’intelligenza artificiale compongono il capitolo più recente di questo percorso.
La prefazione del curatore Paolo Bottazzini ha il pregio di inquadrare e di interpretare il lavoro di ricostruzione compiuto da ChatGPT, con i suoi errori battezzati dai giornalisti di settore «pappagalli stocastici», in questa prospettiva critica. Un’appendice a sorpresa presenta un’intervista possibile a ChatGTP-4, le cui conclusioni vengono lasciate al giudizio ultimo del lettore. Completa l’opera una bibliografia particolarmente esauriente e stimolante.