Culture
Invitalia, a restauro l'Anfiteatro dei gladiatori di Santa Maria Capua Vetere
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E' secondo in Italia dopo al Colosseo. Parte la procedura di gara per un valore di 5,3 milioni di euro. Consolidamento, messa in sicurezza e nuove aree esterne
Secondo in ordine di grandezza tra i monumenti nell’Italia antica dopo il Colosseo (165 metri sull’asse maggiore, 135 su quello minore a livello) l’Anfiteatro di Santa Maria Capua Vetere sarà sottoposto a restauro. C’è tempo infatti fino al prossimo 10 giugno per partecipare alla procedura di gara per l’affidamento dei lavori di restauro e valorizzazione del sito archeologico in provincia di Caserta, dove si formavano i gladiatori. L’appalto, del valore di oltre 5,3 milioni di euro, è pubblicato dalla Centrale di Committenza Invitalia per conto del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo.
Secondo solo al Colosseo, l’anfiteatro fu innalzato tra la fine del I e gli inizi del II secolo d.C. in sostituzione dell’arena più piccola risalente all’età graccana, i cui resti sono stati individuati a Sud-Est.
I lavori di restauro comprendono opere di consolidamento e di messa in sicurezza, interventi di ridisegno dell'impianto planimetrico e di sistemazione dell'arena con nuovi percorsi di accesso all’anfiteatro, oltre alla nuova disposizione dell’area esterna, lo spostamento della biglietteria e il nuovo disegno del Museo dei gladiatori.
Si procederà anche alla pulitura e alla disinfestazione delle superfici murarie e saranno recuperati gli spazi sotterranei. Nella parte esterna all’anfiteatro, saranno recuperate le pendenze originali così da utilizzare al meglio il sistema idraulico romano.
Tutti i percorsi, inclusi gli accessi ai sotterranei, saranno ripensati – anche prevedendo l’installazione di un ascensore – nell’ottica di ridurre le barriere architettoniche e favorire una maggiore fruibilità degli spazi espositivi.
Preliminare all'intervento è il recupero della gran quantità di materiali archeologici presenti sia nei sotterranei che nella parte in elevato e la loro sistemazione in un'area limitrofa al Museo dei gladiatori dove, con un ulteriore intervento, sarà realizzato un laboratorio di catalogazione e ricostruzione virtuale aperto al pubblico.