Culture
La bellezza ritrovata: ecco i capolavori restaurati
La mostra della XVII edizione di Restituzioni, il programma di restauri di opere
appartenenti al patrimonio artistico pubblico, curato e promosso da Intesa Sanpaolo, sarà ospitata per la prima volta a Milano alle Gallerie d’Italia, sede museale e culturale della banca.
La mostra “La bellezza ritrovata. Caravaggio, Rubens, Perugino, Lotto e altri 140
capolavori restaurati” aprirà il 1° aprile per chiudere il 17 luglio 2016.
Restituzioni è un programma nato nel 1989 e curato da Carlo Bertelli e Giorgio Bonsanti.
La presentazione della XVII mostra di Restituzioni a Milano riveste una particolare importanza per Intesa Sanpaolo. Essa rappresenta infatti la sintesi tra le due iniziative portanti di Progetto Con il patrocinio di Iniziativa nell’ambito di
Cultura, il programma con il quale la Banca pianifica e realizza di triennio in triennio le proprie attività a
sostegno della cultura: le Gallerie d’Italia, sedi museali a Milano, Napoli e Vicenza create dalla Banca per rendere fruibili dal pubblico le proprie collezioni d’arte, e gli interventi di restauro del patrimonio nazionale.
Il programma Restituzioni di Intesa Sanpaolo
Da 27 anni il Gruppo Intesa Sanpaolo sostiene, con cadenza biennale, il restauro di opere d’arte appartenenti a musei pubblici, privati o ecclesiastici, siti archeologici e chiese di tutta Italia individuate insieme a consulenti scientifici sulla base di proposte presentate dagli Enti ministeriali competenti in materia di tutela.
La scelta delle opere segue un unico criterio: ascoltare le esigenze dei territori per valorizzarne l’identità attraverso interventi che privilegino l’effettiva necessità e urgenza del restauro. L’obiettivo è sempre quello di recuperare manufatti rappresentativi della varietà del patrimonio storico-artistico italiano, sia in termini
cronologici sia in termini di materiali e tecniche: pittura su tavola e tela, affreschi, mosaici, scultura in marmo o pietra, in bronzo, manufatti tessili, oreficeria, etc. Non si tratta soltanto di capolavori d’indubbia risonanza, ma anche di opere che sono vicine a noi e contribuiscono a costruire il vissuto del territorio.
Al termine degli interventi di ciascuna edizione, le opere restaurate sono esposte in una mostra organizzata da Intesa Sanpaolo, dove il pubblico può apprezzare il risultato del paziente lavoro dei restauratori.
Restituzioni 2016. Un viaggio nel tempo e nell’arte
La XVII edizione ha numeri da record: ha sostenuto il restauro di 54 nuclei di opere d’arte, per un totale di 145 singoli manufatti, appartenenti ai territori di Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana e Veneto, nonché della Repubblica Slovacca.
Sono 36 gli Enti ministeriali preposti alla tutela e alla valorizzazione delle opere del patrimonio nazionale coinvolti e 46 gli Enti proprietari; 62 i restauratori impegnati nel programma e 60 gli studiosi che hanno contribuito alle schede del catalogo.
Le opere esposte provengono da siti archeologici, musei e luoghi di culto di tutta la penisola e ci faranno fare anche un viaggio nel tempo: sono datate dall’antichità al primo Novecento, un arco temporale di oltre 30 secoli di storia dell’arte, e rappresentano in modo paradigmatico il percorso compiuto dall’arte italiana, con alcuni esempi di realtà lontane, come l’imponente statua egizia naofora di Amenmes e Reshpu, proveniente dal Museo Civico Archeologico di Bologna, una rara armatura giapponese conservata nell’Armeria Reale di Torino o tre rilievi lignei del Monte Calvario di Banská Štiavnica nella Repubblica Slovacca.
Tra le tante opere, si potranno ammirare reperti archeologici come il cosiddetto Cavaliere Marafioti, grande statua in terracotta del V secolo a.C. rinvenuta in numerosi pezzi a inizio Novecento nella Locride, appartenente al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, o il grande mosaico pavimentale del I secolo a.C. proveniente da una domus di Ravenna, accanto a capolavori del Medio Evo, come la famosa Croce di Chiaravalle del Museo del Duomo di Milano.
A livello pittorico, saranno presentate al pubblico opere rinascimentali di autori quali Francesco del Cossa, Vittore Crivelli e un’eccezionale Adorazione del Bambino di Lorenzo Lotto nonché la Crocifissione tra la Vergine e san Girolamo, grande pala d’altare del Perugino; dei secoli successivi vanno citati Il Cristo risorto, uno dei capolavori di Rubens, il Ritratto di Cavaliere di Malta di Caravaggio, le opere di Luca Giordano, Sebastiano Ricci e Francesco Valaperta, per arrivare al primo Novecento, rappresentato da
un dipinto di Carlo Carrà.
Le novità dell’edizione 2016
Restituzioni 2016 si presenta con due grandi novità: la mostra si terrà per la prima volta a Milano nelle Gallerie di Piazza Scala, dove si potranno ammirare, insieme ai capolavori pittorici e scultorei, testimonianze preziose delle tradizioni artigianali italiane, come i costumi della Commedia dell’Arte o i paramenti per il culto religioso.
L’edizione di quest’anno si distingue dalle precedenti anche per l’inclusione dei territori europei sede delle Banche estere del Gruppo Intesa Sanpaolo. Il primo Paese a essere coinvolto è la Repubblica Slovacca. Saranno in mostra tre rilievi lignei del 1744-1751 provenienti dal Monte Calvario di Banská Štiavnica e raffiguranti L’addio di Gesù a sua Madre, Caifa condanna Gesù, Maria piange sul corpo di Gesù (Pietà).
L’arte del restauro in mostra Restituzioni è una mostra unica nel suo genere in quanto affianca all’opportunità di ammirare tutte insieme opere di solito sparse sul territorio nazionale la possibilità di scoprire l’arte del restauro, una
disciplina che, in Italia, riunisce intorno allo stesso tavolo figure professionali diverse: il restauratore, lo scienziato e lo storico dell’arte, una caratteristica questa che rappresenta una vera eccellenza del nostro Paese, ponendolo all’avanguardia a livello internazionale. Le più attuali tecniche utilizzate dai restauratori di tutte le Regioni coinvolte in Restituzioni sono raccontate lungo il percorso espositivo attraverso i
filmati delle fasi salienti dei lavori, oltre a essere disponibili sul sito web www.restituzioni.com, insieme alle schede storico-artistiche e alle relazioni di restauro corredate dalle foto del prima, durante, dopo gli
interventi su ciascuna opera.
In questa edizione di Restituzioni il pubblico può anche assistere direttamente a come si svolge un restauro. Infatti presso l’officina di Restituzioni, allestita all’interno delle Gallerie di Piazza Scala, è attualmente attivo il cantiere di restauro degli affreschi dell’inizio del XII secolo della chiesa di San Pietro all’Olmo (Milano), nel quale la restauratrice ricompone, come in un immenso puzzle di cui non si
conosce l’immagine, gli oltre 10.000 frammenti ritrovati nel sottosuolo della Chiesa.
L’impegno di Intesa Sanpaolo per il patrimonio artistico del Paese: un bene che appartiene a tutti
Dal 1989 ad oggi, sono oltre 200 i siti archeologici, le chiese e i musei che hanno beneficiato del programma Restituzioni; oltre un centinaio i laboratori qualificati incaricati dei restauri, distribuiti da Nord a Sud della penisola, e altrettanti gli studiosi coinvolti nella redazione delle schede storico-critiche per i cataloghi. In totale, oltre 1.000 opere restituite al territorio di appartenenza e alla pubblica fruizione.
Il viaggio nella bellezza ritrovata racconta come far rinascere opere che sono il ritratto dell’Italia, opere esemplificative della ricchezza e dell’ecletticità di un patrimonio artistico che spazia dalle arti maggiori a quelli minori e mette in evidenza come si sia evoluto il made in Italy nei secoli, forte di quelle competenze di maestria e “saper fare” che ancora oggi alimentano la creatività del nostro Paese.
Non solo: in un momento in cui conservare e conoscere il passato diventa una forma di resistenza, ogni restauro presentato da Restituzioni 2016 è di fatto un presidio di civiltà e, come ci racconta l’esperienza di Expo 2015, elemento identitario dell’Italia nel mondo.
Intesa Sanpaolo interpreta da sempre il proprio impegno in campo culturale e artistico quale vera e propria assunzione di “responsabilità sociale”, ritenendo che un’impresa bancaria di rilevanza nazionale debba concorrere alla crescita del proprio paese da un punto di vista sia economico sia culturale e civile. Fedele a questa filosofia, con l’ambizione di condividere i propri sforzi con un pubblico sempre più
ampio e diversificato, in occasione della mostra di Restituzioni, il biglietto avrà il costo ordinario
(intero €5, ridotto €3, gratuito fino a 18 anni e per le scuole) e consente l’accesso ai palazzi e alle collezioni permanenti delle Gallerie.
La bellezza ritrovata in città In concomitanza con la mostra “La bellezza ritrovata. Caravaggio, Rubens, Perugino, Lotto e altri 140
capolavori restaurati”, il Comune di Milano propone – all’interno del palinsesto culturale Ritorni al Futuro – un itinerario nei suoi musei alla scoperta dei capolavori recentemente restaurati.
Informazioni mostra
Gallerie d’Italia – Piazza della Scala 6, Milano
Apertura
dal martedì alla domenica, ore 9.30 - 19.30 (ultimo ingresso ore 18.30)
giovedì ore 9.30 - 22.30 (ultimo ingresso ore 21.30)
chiuso lunedì
25 aprile e 1° maggio chiuso, 2 giugno aperto
Biglietto
intero € 5, ridotto € 3
Informazioni
numero verde tel. 800167619
info@gallerieditalia.com
www.gallerieditalia.com