Culture
Parigi, lo charme dell’Eliseo all’hotel Verneuil
di Paola Serristori
L’esperienza di abitare a due strade dal Louvre, di fronte alla casa del cantautore Serge Gainsbourg, nell’aria il profumo del bouquet di fiori freschi, forniti dal fiorista sull’angolo, preparandosi un caffè con le cialde sigillate il giorno prima. Un soggiorno di charme da palazzo presidenziale, per coloro che cercano e trovano il meglio di Parigi in una stanza d’hotel quattro stelle accogliente come la camera di un appartamento. Il nuovo allestimento dell’Hotel Verneuil, rue Verneuil 8, rive Gauche, è stato affidato all’architetto Isabelle Stanislas che ha firmato il rifacimento della Salle des Fêtes dell’Eliseo, Hôtel Particulier donato da Louis XV alla favorita Madame de Pompadour, dove oggi risiede il presidente della Repubblica.
Tutto un mondo di storia e tradizione del savoir-faire francese su cinque piani, mobili creati da artigiani, tecnologia al servizio del comfort. Atout: ovunque s’incontrano sorrisi, oltre che alla reception tra il personale di servizio nelle camere, nella sala colazione. Il cameriere che porge una tazza di thè fuori orario s’incarica di accompagnarla con una madeleine, il dolce caro a Marcel Proust, ed un mix di noci. Un’atmosfera familiarmente amabile, bonus di benessere inestimabile.
La direttrice dell’Hotel Verneuil è Camille Barbier, dinamica parigina che porta con sé l’abitudine alla cura dell’ospite dell’Hotel Shangri-La, cinque stelle lusso parigino da cui Barbier proviene. Sua l’idea di cialde di caffè preparate al momento per la dotazione delle macchine Nespresso da thè e caffè nelle camere e di selezionare i fornitori nel quartiere. Lo stile Verneuil si orienta su scelte eco-sostenibili e biologiche. Altro plusvalore: la tranquillità nel pieno centro della metropoli internazionale. Si può organizzare la visita a piedi anche al Musée d’Orsay.
L’entrata dell’Hotel Verneuil è tale a quale a quella di un piccolo condominio parigino, affacciato su una via secondaria, così tranquilla che si può dormire con le finestre aperte. Per chi conosce Montmartre è la medesima ambientazione suggestiva, con la miglioria che non c’è il passaggio continuo di turisti. Nella via su cui si aprono le boutique di antiquari e decoratori d’interni non è permesso il posteggio di auto.
I volumi si sviluppano attorno alla caratteristica scala a semi-chiocciola in legno e ferro battuto, moquette a disegni arabescati ed illuminazione design, la sala della colazione è l’antica cantina con le volte di pietra. I corridoi sono rimasti delle dimensioni originarie, suggestivi con finestrelle liberty affacciate sulla corte. La planimetria consente cinque camere per piano, le dimensioni sono tipiche di Parigi: 13 mq standard, 17 club, 22 deluxe. Però gli spazi sono talmente ben organizzati che 22 sembrano 30 mq. L’ascensore si concede la civetteria del rivestimento in pelle stampa cocco, il lampadario che diffonde una luce soft nel vano scale è della designer danese Susanne Nielsen di Ebb and Flow.
I soffitti delle camere hanno conservato le travi a vista, la decorazione usa la palette contemporanea di toni neutri (bianco gesso, tortora, grigio perla, legno verniciato per i mobili, con qualche dettaglio nero). Alle pareti le foto d’autore della famosa libreria-galleria La Hune di Saint-Germain-des-Prés, con soggetti ispirati alla coppia di artisti Gainsbourg-Jane Birkin ed allo scrittore americano James Baldwin che qui ha vissuto nel Quartiere Latino.
il proprietario Nicolas Nonon, collezionista di arte contemporanea, ha ispirato la scelta di Claude Lévêque's per l’installazione "Regarde les rire" (neon blue, white, red - 2015), sulla parete della lounge room, opera ispirata alla ripresa della vita dopo gli attacchi terroristici, e di Alexandre de Mortemart per la fotografia.
Nella sala biblioteca volumi di architettura e libri antichi di Honoré de Balzac, il “robot-sommelier” D-VINE: si sceglie un vino, in una gamma di bianchi e rossi (tra le etichette, il bianco Sancerre cuvée héritage ed il rosso Saint Emilion, Chateau de Bechaud annata 2012) lo si versa nel robot, che riconosce la varietà di uva e la porta a temperatura ideale prima di versarla nel bicchiere. Invece nelle camere è fornito in dotazione un cellulare con chiamate internazionali illimitate gratuite e la connessione internet che permette riservazioni ed acquisto di biglietti. Il benvenuto all’arrivo con una selezione di cioccolato gourmand parigino La Maison du Chocolat ed una fantasia di mandorle e noci salate.