Lo spazio visto dalle donne. La mostra
Lo spazio visto dalle donne: la mostra al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano
Di Ludovica Carlesi Manusardi
Pochi sanno chi è Vera Rubin, la signora della materia oscura, un’astronoma americana studiosa dello spazio e dell’universo recentemente scomparsa. Ecco allora un’iniziativa del tutto nuova per far conoscere al grande pubblico il ruolo femminile nella ricerca spaziale: Lo spazio visto dalle donne. Questo il titolo dell’originale mostra fotografica, voluta dall’Agenzia Spaziale Italiana ( Asi), che si apre domani al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano. Uno spaccato dedicato alle moltissime scienziate che operano nel settore spaziale per lo più sconosciute al grande pubblico. Accanto a ritratti più familiari come Valentina Treshkova, Samantha Cristoforetti, Amalia Ercoli Finzi, le numerose foto, disposte lungo le pareti del chiostro del Museo, mostrano visi sorridenti e sguardi sognanti di giovani donne appassionate che narrano al femminile lo spazio di oggi e quello di domani.
Da Nairobi al deserto di Atacama, da Monaco, a Bangalore, a Milano la mostra vuole non solo dare una testimonianza forte dell’impegno femminile nella conquista dell’universo, ma anche promuovere e stimolare l’interesse delle giovani generazioni alle materie classificate con la sigla STEM:science, technology, engineering e mathematics. Strana coincidenza,la mostra arriva quasi in contemporanea con la programmazione sugli schermi del film “ Il diritto di contare”, storia che narra dell’insostituibile contributo di tre scienziate di colore al programma Apollo della Nasa all’inizio degli anni Sessanta.
Ma tornando allo Spazio visto dalle donne, la mostra nasce grazie all’impegno dell’Agenzia fotografica SIPA PRESS, da un’idea e dalla collaborazione tra l’astrofisica Fiorella Coliolo e il direttore di produzione Benoit Delplanque. Fondatore e partner essenziale del progetto è l’Agenzia Spaziale Europea (Esa).
Questa attenzione per la ricerca spaziale, per le attività di Esa, Asi e in genere per i temi legati all’esplorazione dell’universo, è un tema molto sentito da parte della direzione del Museo, da sempre particolarmente impegnata con mostre, incontri con esperti, weekend speciali a stimolare nei giovani un interesse per le scienze e per il mondo della ricerca contemporanea.
La mostra resterà aperta fino al 20 giugno 2017.