Culture
Mostre/ La “stravagante” arte degli anni Sessanta
La mostra “BOOM 60! Era arte moderna” al Museo del Novecento di Milano offre un interessante spaccato sulla storia dell’arte degli anni Cinquanta e Sessanta
di Simonetta M. Rodinò
“La Trentesima Biennale internazionale d’arte di Venezia è la fiera delle astruserie: tele imbrattate, ferraglie rugginose e contorte, legni bruciacchiati vengono contrabbandati come opere d’arte”. Così il settimanale Gente gridava allo scandalo. Era il 1960. I colpevoli di tanta stravaganza si chiamavano Vedova, Mastroianni, Burri. Ma anche Picasso, Fontana, Capogrossi, Colla…
Quattro anni dopo Epoca definiva la Biennale un “magazzino di cianfrusaglie”….
La mostra “BOOM 60! Era arte moderna”, ospitata da oggi al Museo del Novecento di Milano, offre un interessante spaccato sulla storia dell’arte degli anni Cinquanta e Sessanta con un insolito taglio: gli accostamenti sono realizzati non per stile o tendenza, ma guidati dalle etichette delle riviste, o rotocalchi, più famosi dell’epoca. Una storia dell’arte condotta dai giornalisti, alcuni acuti critici, altri meno e legati al passato.
Quindi un’altra storia raccontata da chi coglieva le sensazioni, i pregiudizi e le diffidenze degli spettatori del ‘Novecento.
La rassegna da non perdere presenta circa centoquaranta opere di pittura, scultura e grafica che dialogano in quattro sezioni - “Grandi mostre e polemiche”, “Artisti in rotocalco”, “Artisti e divi”, “Mercato e collezionismo” - con le illustrazioni fotografiche e televisive dei lavori stessi e dei loro autori.
Erano gli anni del boom economico e anche quelli della dolce vita e del fermento artistico e culturale: testate come Epoca, Tempo, Le Ore, Oggi, Gente, L'Europeo, La Domenica del Corriere, La Tribuna Illustrata … raggiungevano tirature straordinarie ed erano macinatrici di gossip, nel bene e nel male.
Nel primo segmento, l’astrattismo di, tra gli altri, Capogrossi e Mafai, Birolli, e Vedova e maestri riconosciuti dell’informale internazionale come Fautrier e Hartung. E poi i Sacchi di Burri che diventano “gli stracci” e le Compressions di César insieme alle sculture di Ettore Colla considerati veri e propri “rottami”.
Nelle altre due sezioni sono descritti gli artisti come fossero dei divi del cinema: la loro vita si mette sotto la lente di ingrandimento. Vengono seguiti non solo nei loro studi, nelle loro case o nei caffè, ma anche in villeggiatura.
Ma la modalità rappresentativa della volontà di adattare il tema dell’arte al linguaggio dei rotocalchi è l’abbinamento tra il mondo dell’arte e delle celebrità.
Le star si lasciano ritrarre dai pittori nei loro studi: attrici come Anna Magnani, protagonisti del teatro come Eduardo De Filippo e giovani divine del balletto come Carla Fracci affollano i loro atelier. Oppure si fanno fotografare nelle proprie case con le loro ricche collezioni d’arte moderna.
L’ultima sezione è dedicata all’interesse per il mercato dell’arte moderna e il collezionismo: vero e proprio emblema del mercante d’arte moderna ecco la figura di Carlo Cardazzo, gallerista veneziano e milanese d’adozione, di cui quattro ritratti in mostra lo ricordano.
“BOOM 60! Era arte moderna”
Museo del Novecento, via Marconi 1, Milano
18 ottobre - 12 marzo 2017
Orari: lunedì 14.30 – 19.30 martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30 giovedì e sabato 9.30 – 22.30
Biglietti (l’ingresso alla mostra comprende anche la visita al museo) - intero 10 € - ridotto 8 €
Infoline: 02.88444061
Catalogo: Electa
www.museodelnovecento.org