Culture
Oscar a Moonlight, una patetica scelta anti Trump
Ecco perché dare l'Oscar a Moonlight è stato un errore
@LorenzoLamperti
And the loser is... l'Academy. Agli Oscar doveva essere l'anno di La la Land, è stato l'anno delle gaffe. Quella evidente, certo, della busta sbagliata e della retromarcia sull'annuncio del vincitore. Ma anche quella, ben più grave, di scegliere Moonlight come miglior film. Una decisione che poco ha a che vedere con i meriti artistici e molto con motivi politici.
Moonlight è stato individuato come il miglior prototipo del film anti Trump. Ha vinto per questo, inutile girarci intorno. I giurati dell'Academy ha deciso di investire su un film l'opposizione al nuovo presidente degli Stati Uniti. Un modo desolante, per non dire patetico, di sentirsi meglio con le proprie coscienze.
Trump fa il Muslim Ban? E noi premiamo Moonlight, tié. Una specie di pernacchia mal riuscita che di certo non riscatta le minoranze degli Stati Uniti, che davvero vivono situazioni complesse, e che per assurdo dà a Moonlight colpe non sue. Quello di Barry Jenkins è un film convenzionale e retorico ma anche con elementi (soprattutto tecnici) positivi. Ricevere questo premio spropositato ingigantirà solamente i suoi difetti e rimpicciolirà i suoi meriti.
Si dirà: è già successo tante volte che l'Oscar fosse assegnato a un film piuttosto che a un altro per motivi politici. Verissimo. Tanto che indimenticati capolavori non hanno vinto la statuetta e alcuni film vincitori sono stati scordati dopo un battito di ciglia. Siamo pronti a scommettere che tra qualche anno il bellissimo La la Land avrà lasciato qualcosina in più di Moonlight. Ma fa tristezza vedere nel 2017 l'evento cinematografico più importante al mondo cedere a quello stantio politically correct che è proprio la causa che ha portato Trump alla Casa Bianca, il Male che i giurati vorrebbero combattere premiando un film che non lo merita.
P.S. In tutto ciò il film più importante degli ultimi 12 mesi all'Academy è passato del tutto sotto silenzio. Silence, appunto. Parlare della fede non è cool.