Economia
AGSM Verona, fusione con AIM Vicenza per la grande multiutility del Veneto
AGSM Verona, fusione con AIM Vicenza per la grande multiutility del Veneto. Oltre 2mila dipendenti, insieme generano 1,44 miliardi e un Ebitda di 147 milioni
AGSM Verona, fusione con AIM Vicenza per la grande multiutility del Veneto
AGSM Verona e AIM Vicenza hanno sottoscritto in data odierna un accordo quadro vincolante per la totale e complessiva integrazione del Gruppo AGSM e del Gruppo AIM mediante la fusione per incorporazione di AIM in AGSM. L’obiettivo strategico è di dare vita a una multiutility che possa giocare un ruolo di primo piano, in particolare propulsivo e aggregativo, nell’intero Nordest.
Insieme, AGSM Verona e AIM Vicenza, con riferimento ai dati di bilancio dell’esercizio 2019, generano ricavi aggregati pro forma pari a 1,44 miliardi €, un Ebitda di 147 milioni € e oltre 2000 dipendenti. “Questa fusione rappresenta un deciso passo avanti nel miglioramento dei servizi di utilità pubblica a beneficio delle nostre comunità – sottolinea Gianfranco Vivian, amministratore unico di AIM Vicenza -. La nuova realtà, infatti, avrà la capacità di attivare investimenti significativamente superiori a quelli attivabili dalle due singole aziende e questo genererà importanti ricadute a livello territoriale”.
La sede della Aim Vicenza
“Si tratta di un momento di rilevanza storica perché si porta a compimento un percorso a lungo ricercato – rimarca Daniele Finocchiaro, presidente di AGSM -. L’operazione rappresenta un primo passo nella direzione giusta ossia verso un migliore e più efficace presidio industriale nell’area dei servizi pubblici di competenza delle due realtà”. AGSM è stata assistita, quanto agli aspetti legali dell’operazione, dallo studio legale Gitti and Partners e da UBI Banca, quale advisor finanziario ai fini della determinazione del rapporto di cambio della fusione e del rilascio della relativa fairness opinion.
AIM è stata assistita, quanto agli aspetti legali dell’operazione, dallo studio legale Simmons & Simmons e da Equita, quale advisor finanziario anche ai fini della determinazione del rapporto di cambio della fusione e del rilascio della relativa fairness opinion. Roland Berger ha invece agito quale advisor industriale congiunto delle società per la predisposizione del piano strategico dell’integrazione, sulla cui base sarà sviluppato il piano industriale della combined entity.