Economia

Compagnie aeree: allarme lavoro, a rischio 4,8 milioni di posti

Costi ridotti all'osso e solo 8,5 mesi di liquidità

E' allarme 'catastrofe occupazionale' per le compagnie aeree. In assenza di un immediato intervento finanziario di sostegno da parte dei governi, il settore aereo rischia di perdere 4,8 milioni di posti di lavoro. Si legge, come riporta Il Sole 24 Ore Radiocor Plus, nel comunicato congiunto a firma della International Air Transport Association (Iata) e dell'International Transport Workers' Federation (Itf).

La domanda di viaggi è crollata del 75% in agosto rispetto a un anno fa e la reintroduzione delle misure di contenimento e di quarantena hanno ulteriormente aggravato una situazione già drammatica. Adesso il settore, per mantenersi in vita, necessita di un continuo supporto finanziario, così come della riapertura dei confini senza quarantene ma mediante l'implementazione di un sistema di screening armonizzato a livello globale.

'L'aviazione rischia una catastrofe occupazionale senza precedenti - spiega il ceo della Iata, Alexander de Juniac - Le compagnie aeree hanno ridotto i costi all'osso e hanno ormai solo 8,5 mesi di liquidità rimasta nelle condizioni attuali. Decine di migliaia di posti di lavoro sono già andate perse' prosegue. 'L'aviazione ricopre un ruolo essenziale nel collegare le nazioni e nel trasportare merci ed è nell'interesse dei governi garantire ulteriore aiuto e mantenere in piedi l'industria aerea. Ma cosa ancora più importante, i governi devono lavorare insieme per riaprire i confini in sicurezza'.