Economia
Amazon accelera sull'alimentare. Così ruba Deliveroo a Uber Eats
Luca Spoldi
Il food delivery mondiale vale 84 miliardi di dollari l’anno e ben si integra con la strategia del gruppo di Jeff Bezos
Non solo: anche le startup di food delivery stanno cambiando rapidamente e sembrano mirare ad espandersi oltre la consegna di generi alimentari anche sotto l’impulso di possibili acquisizioni. Uber, già presente nel settore col proprio servizio Uber Eats e di recente sbarcata a Wall Street con una Ipo da oltre 8 miliardi di dollari, per molti mesi è sembrata puntare lei stessa a Deliveroo. Solo una insormontabile differenza di valutazioni ha fatto sfumare l’accordo. Ora Bezos, sulla base di una “ragionevole” valutazione di poco superiore a 1,5 miliardi di euro del gruppo britannico, coglie due piccioni con una fava inserendosi in un mercato dominato da 4 società (le britanniche Just Eat e Deliveroo, la spagnola Glovo e la stessa Uber Eats) che vale a livello mondiale oltre 84 miliardi di dollari, circa un quarto del fatturato annuo di Amazon (233 miliardi di dollari) e al tempo stesso levando una potenziale preda dal mirino di un concorrente.
Sarà un caso, ma mentre Amazon tende ad assomigliare sempre più ad un “classico” distributore di generi alimentari e non, tra i suoi azionisti spunta Berkshire Hathaway, la holding finanziaria del “guru” Warren Buffett in passato apparso per nulla interessato alla “dot com” affacciatesi a Wall Street a partire dagli anni Novanta. Facevano un business che non conosceva, aveva più volte sottolineato l’ottuagenario gestore americano, noto per i suoi investimenti multimiliardari in titoli “a valore” come American Express (di cui possiede il 18,15%), General Motors (5,1%), Coca-Cola (9,4%), Wells Fargo (10%) Moody’s (12,9%) o Apple (5,4%).
Ora però 904 milioni di dollari di Berkshire Hathaway sono stati investiti in Amazon. Certo, è ancora una percentuale irrisoria rispetto al patrimonio di Berkshire (283 miliardi di dollari investiti e altri 112 miliardi liquidi), oltre che rispetto al capitale di Amazon stessa (vale meno dello 0,1%), ma è un segno, forse, che a cambiare non è solo il modo di fare business di Amazon ma anche la percezione che gli investitori istituzionali hanno del gruppo di Bezos. Luca Spoldi