Economia

Arpe cresce nel web: cordata per il 7,4% di Triboo Media

Giulio Corno rispetta gli impegni presi per evitare l’obbligo di Opa lo scorso dicembre



Secondo Ainio, insomma, il connubio e-commerce/editoria, su cui ha deciso di puntare Corno, non sembra ancora funzionare in Italia. Chissà se Arpe la pensa allo stesso modo e se darà a Corno qualche consiglio al riguardo. Di certo il titolo Triboo Media dall'ottobre dello scorso anno oscilla tra i 2 e i 3 euro (stamane oscilla a 2,62 per azione) rispetto ai 4 euro fissati in collocamento, con scambi modesti, di fatto ignorando la crescita del gruppo, ormai uno dei principali digital publishing network indipendenti presenti sul mercato pubblicitario italiano. Un mercato, del resto, che dopo la crescita scoppiettante degli anni passati nei primi otto mesi dell'anno, secondo Nielsen, è calato dell'1,6% per quanto riguarda il solo segmento online e che rischia di frenare ulteriormente nei prossimi mesi. 

Morra dovrebbe avere in cassa, dopo le ultime acquisizioni, ancora più di 7 milioni di euro, tenuto conto che nel primo semestre dell'anno il flusso di cassa complessivo è stato negativo per 579 mila euro, contro i 572 mila euro circa generati nel primo semestre 2015 (e i 3,21 milioni "bruciati" nell'interno 2015). Saranno utilizzati per ulteriori acquisizioni da decidere con Sator, magari puntando più sull'e-commerce e meno sull'editoria, o per potenziare le piattaforme proprietarie di real time bidding e programmatic buying? Il mercato resta in attesa di scoprirlo. 

Luca Spoldi