Economia

Disastri naturali, una mazzata da oltre 38 mld per le assicurazioni

Nel primo semestre del 2022, i danni causati dai disastri naturali ammontano a circa 75 mld, di cui solo circa la metà coperti da una polizza assicurativa

Assicurazioni, i disastri naturali costano 38 mld: ora le compagnie temono anche grandine e inondazioni

Una serie di tempeste in Europa, inondazioni in Australia e Sudafrica, temporali negli Stati Uniti, come nel Vecchio Continente, insieme ha molti altri disastri naturali hanno generato 35 miliardi di dollari di danni assicurati nel primo semestre del 2022. Queste le stime dello Swiss Re Institute, ente di ricerca di una delle principali compagnie di riassicurazione al mondo.

I sinistri scatenati dall'uomo hanno provocato, per i conti delle compagnie, altri 3 miliardi di dollari portando così il conto totale delle catastrofi per le assicurazioni a 38 miliardi di dollari. Se si aggiungono anche i danni non coperti da polizze, il conto sale a 75 miliardi di dollari nel primo semestre. In ogni caso, le temperature record registrate in Europa potrebbero determinare ulteriori perdite per via di siccità e incendi. I gravi eventi atmosferici degli ultimi sei mesi evidenziano poi, ancora una volta, che le catastrofi naturali, in particolare i cosiddetti "rischi" secondari, sono in aumento ovunque.

Martin Bertogg, Capo Catastrophe Perils di Swiss Re spiega: "gli effetti del cambiamento climatico si manifestano con eventi meteorologici sempre più violenti, come le inondazioni senza precedenti in Australia e in Sudafrica. Ciò conferma la tendenza osservata negli ultimi cinque anni, ovvero che i sinistri causati dai rischi secondari stanno aumentando in ogni angolo del mondo. A differenza degli uragani o dei terremoti, si tratta di pericoli onnipresenti e aggravati dalla rapida urbanizzazione di aree particolarmente vulnerabili. Questi “rischi secondari” impongono la stessa valutazione del rischio dei pericoli primari come gli uragani".